Aumento costi produzione vino Puglia, Coldiretti: “non scaricare peso sui produttori”

Di fronte all’aumento dei costi di produzione di vino in Puglia – una situazione che la regione condivide con il resto d’Italia – il timore di Coldiretti Puglia è quello che a rimetterci siano i produttori. È quanto l’associazione fa sapere in una nota sottolineando come, al rincaro di materie prime, si sono aggiunte anche le difficoltà legate alla guerra in Ucraina.

“Per difendere il patrimonio vitivinicolo pugliese è necessario intervenire per contenere il caro energia ed i costi di produzione con interventi immediati e strutturali per programmare il futuro” si legge nel comunicato di Coldiretti Puglia. Ecco i rumors e le possibili soluzioni.

Aumento costi produzione vino Puglia

Aumento costi produzione vino, il grido di allarme di Coldiretti Puglia

Negli ultimi mesi i produttori di vino italiano – e non solo – hanno dovuto far fronte a una situazione complicata legata al rincaro delle materie prime in cantina. Una tendenza che ha fatto sentire le sue conseguenze anche in Puglia, dove, secondo Coldiretti Puglia, 20mila aziende agricole sono a rischio crack.

“Non va scaricato l’aumento dei costi alimentato dalla guerra in Ucraina sulle spalle dell’anello più debole della filiera, i vitivinicoltori e le cantine serie, che rispettano il prodotto ed il territorio. E che hanno già sopportato in solitudine la crescita esponenziale dei costi. Con l’aumento di oltre il 50% per l’energia, le lavorazioni, le materie prime, l’irrigazione con il rischio crack per 20mila aziende agricole” si legge nella nota.

Aumento costi produzione vino Puglia

Calo prezzi vendita vino 2022: cosa si rischia

Il pericolo, ora, secondo Coldiretti Puglia è quello che si verifichi un calo del prezzo della vendita di vino. Un problema che, a livello nazionale, si era manifestato già a inizio anno, mentre i costi di produzione aumentavano.

Oggi, tale minaccia torna a farsi sentire “alla luce dei rumor sugli inaccettabili prezzi di acquisto delle uve da vino – continua la nota. Prezzi – al ribasso per decisione unilaterale dei grandi player che stanno tentando di imprimere un crollo delle quotazioni”.

“Con la guerra – sottolinea la Coldiretti – si moltiplicano speculazioni e pratiche sleali sui prodotti alimentari. Queste vanno dai tentativi di ridurre la qualità dei prodotti offerti sugli scaffali alle etichette ingannevoli fino al taglio dei compensi riconosciuti agli agricoltori al di sotto dei costi di produzione. Il risultato è che più di 1 azienda agricola su 10 (11%) si trova  in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività. Ma ben circa 1/3 del totale nazionale (30%) si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo”.

Mercato vino, cosa potrebbe cambiare?

Il timore di Confagricoltura Puglia si rivolge, poi, ai possibili scenari del mercato del vino italiano. La preoccupazione, qui, è che possano cambiare le abitudini dei consumatori.

“Lo scenario del settore vitivinicolo va analizzato anche alla luce delle preoccupazioni dei consumatori per il ‘carovita’, a seconda dei canali di vendita. Canali su cui le diverse strutture di produzione e commercializzazione indirizzano le proprie produzioni. Il timore di entrare in recessione con lo scenario inflattivo e di crisi determinerà strategie di risparmio dei consumatori. Tra questi solo il 4% dichiara che non ci sarà alcun cambiamento nelle abitudini di acquisto e di consumo. Il segnale evidente che l’inflazione con il caro bollette e i rincari dei beni alimentari avrà effetti tangibili nei prossimi mesi sulle scelte di acquisto dei consumatori, che non possono essere scaricati sulle spalle dei produttori”, aggiunge Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia.

Aumento costi produzione vino Puglia

Aumento costi produzione vino Puglia, le possibili soluzioni

Quali misure a sostegno dei viticoltori in Puglia nel 2022 e non solo potrebbero aiutare le cantine a superare questo particolare periodo? Le soluzioni proposte da Coldiretti Puglia sono chiare.

“Per difendere il patrimonio vitivinicolo pugliese è necessario intervenire per contenere il caro energia ed i costi di produzione – , afferma Savio Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia. Questo – con interventi immediati e strutturali per programmare il futuro. Ma anche mettere mano ai disciplinari di produzione in modo da garantire rapporti di filiera che siano improntati sulla correttezza, la trasparenza e la crescita di tutti gli anelli della filiera. Oltre alla urgente misura dell’arricchimento che abbiamo già chiesto all’Assessore regionale Pentassuglia”.

“Occorre lavorare per accordi di filiera tra imprese agricole e trasformatori con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi. E con prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali e alle speculazioni”  conclude Coldiretti Puglia. Infine, la nota sottolinea “l’importanza in questo contesto dell’apertura del Governo alla proposta di Coldiretti sulla defiscalizzazione del costo del lavoro“.

Vendemmia 2022 in Puglia tra le incertezze

Intanto, mentre si continua a parlare dell’aumento dei costi di produzione del vino in Puglia e il rischio di un calo dei prezzi di vendita dell’uva, è già il momento di parlare della vendemmia 2022.

Secondo Confagricoltura, la vendemmia 2022 nel Sud Italia si presenterà con un calo generalizzato della quantità, che va poi analizzato nel particolare tra regione e regione. Per quanto riguarda la Puglia, dove è già iniziato il raccolto delle uve precoci, si stima un -20% nelle zone di produzione in aridocoltura, soprattutto per la vendemmia 2022 in Salento.

Sulla stessa linea anche Coldiretti Puglia: “la vendemmia 2022 in Puglia è partita in anticipo rispetto allo scorso anno – si legge -.  La siccità e il caldo oltre i 40 gradi hanno tagliato la produzione almeno del 15% a livello regionale con i vigneti messi a dura prova anche da continui eventi estremi come nubifragi e grandinate. Eventi che stanno caratterizzando un agosto pazzo”.

 

 

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