Asti Docg: calo sensibile delle esportazioni

“Quella del Moscato è l’unica produzione che può vantare una continuità di reddito per i produttori” commenta Confagricoltura.

Un calo importante nell’export di Asti Docg, con 18 milioni di bottiglie in meno esportate rispetto al 2013 e mercati in netta discesa (Russia in primis, ma anche Usa e Germania): i dati dell’export non sono certo confortanti.

E’ anche questo ad accendere la polemica all’interno della denominazione, polemica nata dalle parole di Giovanni Satragno, Presidente Associazione Moscato, che addita come responsabili del fallimento il Consorzio di Tutela dell’Asti e di Agrinsieme (Cia, Confagricoltura e Confcoop), colpevoli di aver assunto posizioni filo industriali che hanno danneggiato gli interessi dei produttori negli ultimi due anni.

La risposta, affidata a Confagricoltura, non si è fatta attendere e ricorda come, in 7 anni, “i produttori hanno guadagnato l’equivalente di una vendemmia in più. Quella del Moscato – spiega una nota dell’associazione – è l’unica produzione che può vantare una continuità di reddito per i produttori, con una media di resa/ettaro tra le migliori degli ultimi 10 anni nel sistema agricolo italiano”.

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