Anche Assoenologi contro piano lotta cancro UE: “attacco alla nostra identità”

Il Presidente di Assoenologi, Riccardo Cotarella, esprime il parere suo e dell’associazione di fronte al piano per la lotta al cancro dell’Unione Europea che mette in relazione vino e tumori. “Non distinguere l’abuso dal consumo moderato e responsabile di alcol è semplice miopia politica, accompagnata da una non conoscenza di ciò che si sta discutendo” afferma Cotarella. Unendo, così, la sua voce a quelle di tanti altri colleghi e operatori del mondo del vino che, negli ultimi giorni, si sono fatti sentire.

Che cos’è il Beating Cancer Plan e cosa c’entra il vino

Da qualche giorno questa parte, il piano europeo per la lotta al cancro – “Beating Cancer Plan” – è tornato tra le news in primo piano. Almeno per quello che riguarda il mondo del vino, che si sente particolarmente toccato.

A riportare in auge la questione è stata la notizia che la Commissione Europea si è espressa a favore del Piano Anticancro della Commissione Beca (Beating cancer) del Parlamento europeo. In particolar modo, nel testo si legge che “non esiste un livello sicuro di consumo di alcol quando si parla di prevenzione del cancro”.

Sale, così, la preoccupazione da parte di associazioni e produttori vitivinicoli che vedono possibili conseguenze del piano anticancro per il vino a livello sociale, culturale ed economico. “Il voto emerso conferma i timori della vigilia e pone in serio pericolo un’economia, una cultura e uno stile di vita fondamentali per l’Italia” ha detto il segretario generale Uiv, Paolo Castelletti. Anche Federvini è intervenuta sul piano anticancro, con il suo presidente, Micaela Pallini, che afferma: “Questo è solo l’ultimo di una serie di tentativi che provano ad introdurre misure penalizzanti e discriminatorie nei confronti dei nostri prodotti. Ecco perché invitiamo il Governo ad aprire un tavolo di confronto permanente tra Ministero dell’Agricoltura, Ministero della Salute e Ministero degli Esteri. Per definire al meglio una posizione italiana di equilibrio e moderazione, in vista dei prossimi appuntamenti internazionali”.

Piano europeo di lotta al cancro federvini

“Il piano per la lotta al cancro non fa distinzione tra abuso e consumo moderato” le parole di Assoenologi

Le parole di Assoenologi sul piano per la lotta al cancro si pongono sulla scia di quanto detto da altre associazioni di categoria.

“Assoenologi da sempre si batte e continuerà a farlo per un consumo moderato e responsabile del vino e dell’alcol in generale. Ma non può accettare che non venga fatta alcuna distinzione tra abuso e consumo moderato, mettendo così a rischio una storia millenaria quale è quella del nostro vino” si legge in una nota dell’Associazione.

“L’Europa che sognavo e in cui voglio continuare a credere ancora oggi è una madre saggia che ha come fine ultimo la tutela, la valorizzazione, la promozione della storia, dell’identità e delle eccellenze che appartengono ai singoli Paesi membri dell’Ue. Invece, da un po’ di tempo a questa parte, purtroppo, siamo chiamati a fare i conti con un’Europa che, a tratti, si scopre matrigna. Capace di mettere in discussione addirittura le tradizioni natalizie. E ora, pure il nostro vino” afferma Cotarella.

Piano europeo lotta al cancro, Assoenologi a tutela della salute pubblica

“L’approvazione, da parte della commissione in seno al Parlamento europeo, della relazione Beating Cancer Plan è un atto politico gravissimo – continua Cotarella -. Atto che può avere delle conseguenze storiche, culturali e, non ultimo, economiche disastrose. Non distinguere l’abuso dal consumo moderato e responsabile di alcol è semplice miopia politica. Accompagnata da una non conoscenza di ciò che si sta discutendo. La dimostrazione è che la commissione parlamentare, da quanto si apprende, scoi starebbe basando su una singola ricerca scientifica già duramente criticata per alcuni suoi difetti di analisi”.

“Anche a noi enologi sta a cuore la salute pubblica. E da sempre siamo impegnati nella campagna di sensibilizzazione ad un consumo moderato di alcol. I risultati raggiunti negli anni sono assolutamente confortanti in questo senso”.

“Continueremo in questo impegno – conclude Cotarella -. Ma siamo altresì decisi a difendere il nostro vino che è parte integrante della cultura, della tradizione e del modo di vivere la vita di noi italiani. Con la speranza che certe decisioni possano essere quanto prima rimodulate, vorrei idealmente alzare un calice al cielo per augurare buon Natale a quell’Europa buona e sapiente in cui ho sempre creduto. E in cui vorrei continuare a credere”.

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