Anteprima Vernaccia di San Gimignano 2023

Inizia oggi l’Anteprima della Vernaccia di San Gimignano DOCG, con la presentazione delle nuove annate alla stampa italiana e internazionale, all’interno del programma delle Anteprime di Toscana 2023

La Regina bianca apre le porte del suo regno, per il debutto delle nuove annate di Vernaccia di San Gimignano, inserita nel programma che presenta in anteprima tutte le denominazioni toscane edizione 2023. Protagonisti i vini dell’ultima vendemmia, la 2022, e l’annata 2021 per la tipologia Riserva.

La presidente Irina Strozzi ha introdotto così questa 18° edizione

Siamo felici innanzitutto per il ritorno ai banchi di assaggio dei nostri produttori. Un momento molto sentito perché il mondo del vino trova la sua naturale esplicitazione nella condivisione, nello scambio, nel contatto. Uno dei più alti il numero di partecipanti degli ultimi anni, con 41 aziende e 96 vini in degustazione. Gli ultimi due anni trascorsi sono stati anni di sfida e di grandi incertezze che hanno condotto il Consorzio a lavorare per creare delle opportunità e permettere così alla nostra denominazione non solo di mantenere il mercato conquistato ma, soprattutto, di tracciare un suo percorso identitario forte. Da qui è nata la prima campagna che identificava la declinazione femminile della Vernaccia di San Gimignano nella Regina Bianca in una Terra di Re Rossi, unica, nobile e ribelle. Nel 2023 il Consorzio prosegue la campagna di comunicazione con un secondo capitolo, allargandola e dedicandola a coloro che sono i custodi e i migliori interpreti di un secolare, quasi millenario, vino bianco: i produttori, Paladini della Vernaccia di San Gimignano, uniti da una grande passione, che passa dal riconoscimento della prima DOC italiana alla fondazione di questo Consorzio, che nel 2022 ha festeggiato i suoi 50 anni.

In termini di produzione, nel 2022 sono state immesse sul mercato 4.633.819 bottiglie (per 34.750 ettolitri). Questo dato si conferma in linea con l’andamento della produzione e evidenzia ancora una volta la capacità della Vernaccia di San Gimignano di mantenere il proprio mercato e di registrare una costanza nella crescita. I dati di apertura del 2023 non solo confermano il percorso di crescita, ma addirittura indicano un + 76% di risultato.

Il programma dell’Anteprima della Vernaccia di San Gimignano 2023

Appuntamento al De Garda per la degustazione delle Vernaccia 2022 e della riserva 2021

La degustazione dei 96 vini in anteprima di 41 aziende,verrà ospitata nelle sale del Museo di Arte Moderna e Contemporanea De Grada, nel centro storico di San Gimignano, che sarà aperto con orariocontinuato dalle 9.00 alle 18.30.

Timeless Vernaccia di San Gimignano al Palazzo Comunale, il valore del tempo spiegato da Gabriele Gorelli MW

Alle ore 9.00 si terrà nella Sala Dante del Palazzo Comunale una masterclass – riservata alla stampa e su prenotazione – dal titolo “Timeless Vernaccia di San Gimignano”.

Si tratterà di una verticale di annate vintage condotta dal primo Master of Wine italiano, Gabriele Gorelli, che si concentrerà sulla potenzialità e sulla capacità evolutiva della Vernaccia di San Gimignano con il trascorrere del tempo.

In assaggio 12 Vernaccia di San Gimignano DOCG da lui stesso selezionate di annate comprese fra il 1997 e il 2018, per raccontare un vino bianco italiano d’eccellenza.

Questi i 12 vini assaggiati

  • Il Colombaio di Santa Chiara, Vernaccia di San Gimignano – Campo della Pieve 2018
  • Fornacelle, Vernaccia di San Gimignano Riserva – Fiora 2018
  • Guicciardini Strozzi, Vernaccia di San Gimignano – Riserva 2017
  • Fattoria San Donato, Vernaccia di San Gimignano – Riserva Benedetta 2016
  • Fattoria Poggio Alloro, Vernaccia di San Gimignano – Riserva Le Mandorle 2016
  • Cappellasantandrea, Vernaccia di San Gimignano – Clara Stella 2015
  • Casale Falchini, Vernaccia di San Gimignano – Riserva Vigna a Solatìo 2015
  • Panizzi, Vernaccia di San Gimignano – Vigna Santa Margherita 2014
  • La Lastra, Vernaccia di San Gimignano – Riserva 2014
  • Tollena, Vernaccia di San Gimignano Riserva – Signorina Vittoria 2011
  • Il Palagione, Vernaccia di San Gimignano – Hydra 2007
  • Montenidoli, Vernaccia di San Gimignano – Carato 1997

Focus food&wine, le tipicità di San Gimignano

La giornata dell’Anteprima si concluderà con la cena stampa dislocata nei ristoranti della città, presenti i produttori, e con un menu specifico pensato in abbinamento alla Vernaccia di San Gimignano. Noi saremo presenti al Ristorante San Martino 26, San Gimignano.

L’open days per operatori e wine-lovers, oltre 200 gli ingressi di operatori e wine lover durante la giornata dell’Anteprima e per accontentare le tante richieste

Quest’anno ritorna anche la formula tradizionale dell’apertura agli operatori di settore e ai wine lover, che potranno accedere gratuitamente durante tutta la giornata e incontrare i produttori ai banchi di assaggio.

Nei weekend del 18-19-20 e 25-26-27 febbraio si svolgerà anche il consueto appuntamento alla Rocca di Montestaffoli, presso la Rocca di Montestaffoli, sede della La Vernaccia di San Gimignano Wine Experience, con Degusta le nuove annate, dove – su prenotazione – sarà possibile per operatori e pubblico assaggiare la Vernaccia di San Gimignano, la 2022, le Riserve 2021 e i vini di annate precedenti, in tutto 96 vini ancora non usciti sul mercato.

Come fare per partecipare alla degustazione della Vernaccia

Ciascuna giornata prevede tre sessioni di tasting della durata di un’ora e mezzo ciascuna, alle 11.30, alle 15.00 e alle 17.30. L’ingresso per gli operatori professionali sarà gratuito.

Si includeranno al massimo 16 partecipanti, al costo di 35€ ed è richiesta la prenotazione dal sito https://degustalenuoveannate.vernaccia.it/.

Le cantine che saranno presenti all’Anteprima 2023

  • Abbazia Monteoliveto
  • Alessandro Tofanari
  • Cappellasantandrea,
  • Casa alle Vacche,
  • Casa Lucii,
  • Casale Falchini,
  • Cesani,
  • Collemucioli,
  • Collina dei Venti,
  • Fattoria di Fugnano,
  • Fattoria La Torre,
  • Fattoria Poggio Alloro,
  • Fattoria San Donato,
  • Fattorie Melini,
  • Fornacelle,
  • Geografico,
  • Guicciardini Strozzi, Guidi,
  • Il Colombaio di Santa Chiara,
  • Il Lebbio,
  • Il Palagione,
  • La Lastra,
  • La Roccaia ,
  • Macinatico,
  • Montenidoli,
  • Mormoraia,
  • Palagetto,
  • Panizzi,
  • Pietraserena,
  • Podere Le Volute,
  • Poderi Arcangelo,
  • Poderi del Paradiso,
  • San Benedetto,
  • San Quirico,
  • Signano,
  • Tenuta La Vigna,
  • Tenuta Le Calcinaie,
  • Terre di Sovernaja,
  • Teruzzi,
  • Tollena,
  • Vagnoni.

Non c’è un vitigno altrettanto legato al proprio territorio come la Vernaccia di San Gimignano

Andrea Marrucci, Sindaco di San Gimignano: “Mentre possiamo già dire che la Riserva 2021 è senz’altro una bellissima annata, confermando la positiva evoluzione nel tempo della Vernaccia, per l’ultima vendemmia 2022 il giusto verdetto arriverà più avanti. Ci aspettiamo una buona annata, caratterizzata da situazioni climatiche estreme che, tuttavia, hanno evidenziato ancora una volta la resilienza di un vitigno autoctono e così radicato nel territorio come la Vernaccia di San Gimignano”.

Si congratuala con i produttori, che nell’annata più torrida degli ultimi 100 anni hanno saputo gestire la produzione garantendo il massimo della qualità e che con le avversità legate agli eventi internazionali stanno dimostrando di saper affrontare il momento con grande competenza e resilienza. L’amministrazione si conferma vicina ai progetti del Consorzio e dei produttori e conferma il sostegno al percorso di re-branding che la Regina Bianca ha avviato, riscrivendo buona parte delle norme che disciplinano l’attività agricola sul territorio, per mettere sempre di più i produttori nelle condizioni di esprimere qualità nel rispetto dell’ambiente.

“Perché il vino è cultura”, conclude il Sindaco Andrea Marrucci, “è società e la Vernaccia è storia e territorio. Non c’è vino italiano, infatti, che possa vantare una storia ed un legame così longevo e così profondo tra il suo territorio e la sua denominazione. Per noi la Vernaccia è altresì un elemento prezioso della dieta mediterranea. Per questo rigettiamo ogni tentativo di etichettatura sanitaria del vino, volendo puntare invece sulla conoscenza e sulla responsabilità nell’approcciarsi a questo nobile prodotto”.


Le nuove annate della Vernaccia di San Gimignano

Nella vendemmia 2022 sono stati prodotti 36.352,28 ettolitri di Vernaccia di San Gimignano. Le aziende che operano nella denominazione sono 140 di cui 79 associate al Consorzio.

Nella vendemmia 2021 sono stati prodotti 36.388,51 ettolitri di Vernaccia di San Gimignano. Nel 2020 furono prodotti 36.188,72 ettolitri.

Nel 2022 il totale di ettolitri di Vernaccia di San Gimignano immessi sul mercato sono stati 34.753, mentre nel 2021 il totale era pari a 37.129 ettolitri di Vernaccia di San Gimignano.

A livello di bottiglie certificate, i dati dell’andamento mensile dell’imbottigliamento nel 2022 registrano un dato finale di 4.628.281 di bottiglie, in linea con il biennio precedente alla Pandemia.

Il giro di affari della denominazione si attesta sui 13 milioni di euro, come anche la percentuale di Vernaccia di San Gimignano destinata all’export, pari a circa il 52%

Del 48% di Vernaccia destinata al mercato italiano circa la metà viene venduta a San Gimignano, direttamente nelle aziende e nei locali del territorio.

Vernaccia di San Gimignano 2022

In questo momento la Vernaccia 2022 è ancora difficilmente valutabile. E’ un vino bianco che ha bisogno di un seppur breve periodo di affinamento. Tenuto però conto che siamo partiti da uve con una maturazione equilibrata e perfettamente sane, i nuovi vini potranno esprimere caratteristiche sorprendenti, come già avvenuto per la Vernaccia in simili annate estreme, purtroppo sempre più ricorrenti in questo ultimo ventennio.

Vernaccia di San Gimignano Riserva 2021

All’imbottigliamento, la tipologia Riserva vede nella 2021 indubbiamente una bellissima annata, con acidità importanti e ph bassi che caratterizzano bianchi sicuramente strutturati, complessi, con belle spalle acide che ne garantiranno una positiva evoluzione nel tempo.


Dati climatici e andamento stagionale delle annate presentate in anteprima della Vernaccia di San Gimignano

L’andamento stagionale nel 2022 ha inciso sulle caratteristiche dell’annata

Da novembre 2021 all’inizio del mese di gennaio 2022 le precipitazioni si sono rivelate scarse, con sporadici episodi di piogge intense fino a tutto il mese di marzo. Solo la prima decade di gennaio è stata caratterizzata da forti precipitazioni intermittenti. Alla scarsità di pioggia si è aggiunto vento forte nella seconda metà sia del mese di gennaio che di febbraio. Viceversa, ad aprile si sono registrate precipitazioni in linea con le medie del periodo. Purtroppo a partire dalla prima decade di maggio e durante i mesi di giugno e luglio non si sono registrate precipitazioni degne di nota e dove è piovuto, spesso la pioggia è stata accompagnata da grandine, quasi sempre grandine grossa, ma fortunatamente rada.

L’assenza di precipitazioni in concomitanza con alcune giornate particolarmente ventose durante tutto il periodo preso in esame ha favorito la disidratazione degli strati superficiali dei suoli, creando in alcune aree condizioni di siccità elevata.

Finalmente verso la metà di agosto abbiamo assistito a diversi eventi temporaleschi anche di forte intensità, ma che hanno consentito una buona reidratazione dei suoli e una conseguente linearità della curva di maturazione dell’uva.

Durante il mese di settembre abbiamo registrato una piovosità nella media del periodo, mentre dalla prima decade di ottobre fino ad oltre la metà di novembre non si sono verificate precipitazioni.

E’ seguito un periodo di circa un mese molto piovoso che ha consentito finalmente il riempimento delle falde acquifere garantendo quella riserva d’acqua necessaria che mancava dall’inizio del mese di maggio.

Le temperature sono state più elevate della media stagionale

L’autunno e l’inverno 2021 sono stati piuttosto miti, con temperature superiori alle medie stagionali ad eccezione di gennaio 22 dove fortunatamente le temperature si sono abbassate riallineandosi alla media del periodo. Già a febbraio però abbiamo registrato temperature superiori alle medie stagionali soprattutto nella prima decade che, a parte periodi decisamente circoscritti e di breve durata, hanno caratterizzato tutto il 2022, l’anno più caldo mai registrato in Toscana dal 1800.

Mediamente a livello annuale nel corso del 2022 abbiamo avuto temperature massime fino a 2 gradi superiori a quelle tipiche del periodo; un dato che risulta decisamente sorprendente e straordinario se si considera che questa è una anomalia mediata su ben 365 giorni.

Come l’andamento stagionale ha inciso sul ciclo annuale della Vernaccia di San Gimignano

Pur essendo la Vernaccia un vitigno a germogliamento non precoce, già dalla terza decade di marzo abbiamo assistito alla ripresa vegetativa con almeno 10-12 giorni di anticipo rispetto alla media.

Anche fioritura ed allegagione hanno mantenuto un anticipo di circa 10-12 giorni rispetto alla media e l’assenza di pioggia nel periodo della fioritura ha favorito un’ottima allegagione.

Dalla fase fenologica di ingrossamento acino fino alla chiusura del grappolo, seppur con riserve idriche molto contenute, lo sviluppo degli acini della Vernaccia di San Gimignano è stato quasi da manuale. A dimostrazione del fatto che un vitigno autoctono e antico quale è la Vernaccia di San Gimignano, coltivata sul territorio da oltre un millennio, nei secoli ha sviluppato fenotipi che magistralmente si sono integrati con l’ambiente e che meglio di altri reagiscono alle attuali e ripetute bizzarrie climatiche.

Con il perdurare dell’assenza di precipitazioni, a partire dalla terza decade di giugno lo sviluppo vegetativo ha subito un consistente rallentamento rispetto alla media generando una quantità di femminelle decisamente inferiore rispetto a quelle ideali per una perfetta maturazione del grappolo.

Ciò nonostante la Vernaccia, rispetto ai vitigni bianchi e rossi internazionali è invaiata regolarmente nei tempi e nei modi. Ad invaiatura completata abbiamo però assistito, causa il perdurare della siccità ad un rallentamento della maturazione, che è ripresa regolarmente solo dopo le piogge di metà agosto.

La reidratazione degli acini in quel periodo ha consentito agli stessi di mobilitare la frazione acidica e proseguire regolarmente anche con la maturazione zuccherina.

Abbiamo raggiunto una buona maturazione fisiologica dei grappoli con una settimana di anticipo rispetto alla media.

Trattandosi di un vitigno bianco per il quale è piuttosto ininfluente sulla qualità dei futuri vini, sia la maturazione fenologica che dei vinaccioli rallentate causa la siccità, sono state vendemmiate uve di Vernaccia molto equilibrate e mature.

Andamento fitopatologico

Il particolare andamento climatico del 2022, caratterizzato da contenute precipitazioni e temperature molto elevate ha decisamente inibito lo sviluppo delle malattie funginee della vite.

Non abbiamo registrato condizioni meteorologiche favorevoli allo sviluppo di infezioni peronosporiche e pertanto anche il numero di trattamenti anticrittogamici specifici è stato molto contenuto riducendo sostanzialmente l’inquinamento ambientale e i costi aziendali per la difesa.

L’andamento meteorologico che ha caratterizzato la primavera e estate 2022 non ha favorito lo sviluppo di infezioni oidiche soprattutto quando le stesse sono estremamente pericolose per l’apparato fogliare e il grappolo.

Soltanto con le piogge e l’umidità relativa registrate dalla metà di agosto in poi si sono create le condizioni per attacchi di oidio solo sull’apparato fogliare, perché durante la  fase fenologica di maturazione i grappoli sono molto meno suscettibili alle infezioni oidiche.

Tenuto conto inoltre che il vitigno Vernaccia di San Gimignano ha una sua naturale resistenza nei confronti di questa crittogama non abbiamo registrato infezioni oidiche tardive nè sull’apparato fogliare che sull’uva.

Nel 2022 inesistenti sulla Vernaccia anche gli attacchi di botrite a cui è piuttosto sensibile, in quanto la terza generazione della tignoletta della vite che è stata fortemente inibita dalle elevate temperature di luglio e inizio agosto, non ha creato le pre-condizioni necessarie per lo sviluppo della Botrite stessa.

In sintesi, se il 2022 ha generato grande preoccupazione nei viticoltori per la veramente irrisoria quantità di acqua disponibile, è stato un anno particolarmente favorevole per l’ambiente in quanto gli interventi di difesa sia anticrittogamici che insetticidi si sono ridotti mediamente del 40-50% a seconda degli specifici comprensori viticoli sangimignanesi.

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