Benvenuto Brunello 2022: duemila presenze nei giorni di anteprima, intervista al Presidente

Montalcino chiude l’anteprima 2022 con un Benvenuto Brunello accompagnato da grandi e inaspettati successi

Quasi duemila partecipanti, oltre 300 etichette di 137 cantine e quattro metropoli per nove giornate di degustazioni questi i numeri dell’anteprima 2022 del Brunello di Montalcino trentunesima edizione che si è tenuta questo mese, organizzato dal Consorzio del vino Brunello di Montalcino, con la grande conquista del podio di Wine Spectator più ambito da parte di una delle aziende storiche, guadangnando l’ambitissimo secondo posto come vino più prestigioso al mondo!

Tra le novità di quest’anno, il Brunello Day (17 novembre) che ha segnato il debutto internazionale dell’anteprima in contemporanea a Londra, Los Angeles, New York e Toronto, quattro città di riferimento dei mercati considerati strategici per la denominazione. La giornata estera ha visto – per ogni tappa – la partecipazione di circa 180 giornalisti, distributori, importatori, sommelier e operatori dell’ho.re.ca. e del retail per un totale di oltre 700 presenze. A queste si aggiungono gli oltre mille tra esponenti selezionati della stampa nazionale ed estera, sommelier dell’alta ristorazione, Master of Wine, operatori e appassionati di Brunello che hanno animato le degustazioni nel borgo toscano.

Nei calici, per tutta la durata della manifestazione, le referenze del nuovo millesimo 2018 e della Riserva 2017, oltre al Rosso di Montalcino 2021 e gli altri due vini della denominazione: Moscadello e Sant’Antimo.

La prossima edizione di Benvenuto Brunello tornerà con il format autunnale a novembre 2023 (date in via di definizione).

Intervista al presidente del Consorzio Fabrizio Bindocci

Dal Tempio del Brunello, il presidente del Consorzio Brunello di Montalcino Fabrizio Bindocci, si ci regala le sue prime impressioni sul Benvenuto Brunello 2022 che si sta tenendo in questi giorni.

“Le cantine sono 137, la presenza è stata alta, i giornalisti sono partecipi, le cene itineranti presso le cantine sono state molto apprezzate anche da parte degli stessi produttori. Trovo molto utile avere dei confronti diretti sui vini con gli altri produttori e sarebbe bene ritrovarsi più spesso durante l’anno. Anche così si fa squadra, per capire cosa fanno le altre cantine”.

Novità di quest’anno: il Brunello Day!

“Si terrà il 17 per il Brunello Day non ci saranno i produttori ma i vini, presentati in contemporanea in 4 città, con l’idea per il prossimo anno 2023 di aggiungere altre destinazioni. Prossimo appuntamento dove saranno presenti i soci, oltre al Vinitaly, è il Prowein, dove parteciperemo insieme agli altri consorzi toscani, quindi sotto l’egida Toscana, con una ampia rappresentanza di produttori. Non riusciamo a portare tutti i soci perché, nonostante le ripetute richieste da parte nostra, l’ente fiera non concede più spazi di quelli che già sono assegnati annualmente”.

Brunello da record arriva seconda al WS Top 10 di quest’anno

“Ciliegina sulla torta! La notizia del secondo posto direi che non poteva capitare in un momento migliore di questo. Fattoria dei Barbi è una cantina storica, che è stata tra i fondatori del Consorzio del Brunello, che ha sempre portato avanti il gioco di squadra, l’eccellenza di Montalcino e che ha sempre dato il suo supporto e che continua a impegnarsi. Premio meritatissimo quindi e non soltanto per la qualità dei suoi vini. Tra i primi 10TopWS abbiamo tre aziende toscane, tre di cui due sono a Igt, quindi con una impronta più aziendale, e la nostra invece che rappresenta tutta la denominazione, fatta da 250 soci, e ritengo che questo abbia un altro peso specifico. Ma in ogni situazione in cui si ottiene un riconoscimento per un nostro socio, in realtà il successo è condiviso”.

Costi di produzione. Come ha affrontato Montalcino questo periodo.

“Il costo più importante che c’è stato per le aziende sicuramente è quello dell’energia. Per quanto riguarda invece il packaging non mi sento di dire che l’incidenza è stata così importante. Su vini importanti è percepito in misura minore.

Montalcino, foto dall’alto, impressioni sulla 2018

“Abbiamo 3600 ettari, di cui 2100 di Brunello e 500 di Rosso di Montalcino. Quest’anno la qualità direi che è confermata, come stiamo dimostrando dagli assaggi. La denominazione del Brunello di Montalcino è una denominazione che corre. La foto dall’alto mostra una regione vitivinicola variegata e variopinta”.

Sveliamo allora i segreti della denominazione più di successo del 2022

“Siamo una denominazione che non lavora solo sul vino, ma si muove anche per far conoscere i prodotti che appartengono al territorio ma che non hanno la stessa comunicabilità, come olio, salumi, formaggio, zafferano, miele. Questo significa lavorare a tutto tondo e abbiamo creato un Distretto rurale per la valorizzazione di tutti gli altri prodotti. E aggiungo, a proposito di risorse di un territorio, che abbiamo sempre valorizzato quelle umane, oltre che quelle del nostro ambiente, abbiamo costituito una Fondazione territoriale per poter intervenire la dove ce n’era bisogno, sia nei confronti delle persone che delle cose, nel comune di Montalcino. Ad esempio anni fa la Fondazione ha sostenuto delle spese per una struttura scolastica che necessitava di ampia manutenzione del tetto, in altri casi ha sostenuto e aiutato famgilie in difficoltà. Questo è segno di una grande sensibilità reciproca nei confronti del territorio e di chi lo abita. Anche per quanto riguarda il lavoro le cantine sono fortemente attive nell’integrare al massimo chi risiede a Montalcino, dove il tasso di disoccupazione è sotto il 2%. Cantine, agriturismi, turismo ma anche ristorazione. Sul cielo di Montalcino brillano due stelle! La riconferma meritata del ristorante Il Borgo di Castello Banfi e lo chef Matteo Temperini a Castiglion del Bosco. Montalcino ospita tantissimi posti dove si mangia bene. Il salto qualitativo con la ristorazione stellata era necessaria per rispopndere anche ad alcune esigenze che ha chi viene qui da noi”.

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