Al Wine to Asia di Shenzen con 200 espositori

Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere: “numeri oltre ogni aspettativa con più di metà aziende dall’Italia”

Numeri importanti al Wine to Asia, la start up di Veronafiere al debutto oggi venerdì 20 e sabato 21 novembre a Shenzhen: duecento espositori, otto Paesi rappresentati, 12 masterclass, due forum e buyer provenienti da tutte le principali città della Greater Bay Area cinese.

Una manifestazione che si aggiunge alla ventennale esperienza di Veronafiere in Cina iniziata con il fuori salone a Chengdu e con l’attività di roadshow in città di prima e seconda fascia che per questo 2020 ha toccato Shanghai e Xiamen. Tra le diverse collettive anche quella italiana organizzata da Ice Agenzia (la più rappresentata con circa 70 espositori), Wines of Chile, Rioja e una delle regioni emergenti della produzione del vino in Cina, l’Huailai.

“Un particolare merito – ha detto il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani – va ai produttori che hanno osservato la quarantena imposta dal governo cinese ai passeggeri in arrivo dall’estero per essere presenti in prima persona. Questa prima edizione, che ha rischiato più di ogni altro evento di non tenersi, si presenta ai nastri di partenza con numeri oltre ogni aspettativa con più di metà aziende dall’Italia. Non solo – ha concluso -, sono sold out tutti gli eventi in programma e questo la dice lunga sull’attesa di un evento in presenza anche su un mercato fortemente orientato al digitale e all’online”.

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