Agriturismo italiano cresciuto del 50% in 15 anni: lo conferma ISMEA

Il 38% delle oltre 65mila aziende agricole italiane pratica l’agriturismo. Il sistema agricolo italiano ricopre, da sempre, un ruolo multifunzionale spaziando dall’agriturismo, alla produzione di energia rinnovabile, arrivando alla trasformazione di prodotti animali senza mai sottovalutare le fattorie didattiche e l’agricoltura sociale.

Nel suo campo è un vero e proprio leader europeo tanto che, le sue attività connesse, rappresentano stabilmente più di 1/5 del valore della produzione agricola con un valore in crescita del 50% negli ultimi 15 anni.

L’intervento del ministro Francesco Lollobrigida

Questo è quanto emerso in occasione del convegno “Agriturismo e multifunzionalità, scenario e prospettive” tenutosi a Roma, al quale ha partecipato anche il ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida. “Gli agriturismi sono un’eccellenza tutta italiana – ha dichiarato – un connubio tra enogastronomia, valorizzazione del territorio e offerta turistica. Dobbiamo e possiamo lavorare ancora di più proprio nella consapevolezza delle peculiarità di questo settore, puntando molto sulla formazione dei giovani che possono trovare sbocchi professionali all’interno di questo modello che offre qualità; quindi bisogna coinvolgere le scuole, gli istituti alberghieri e gli agrari”.

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Il ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida

Le parole del presidente ISMEA Angelo Frascarelli

Durante il convegno è stato presentato anche il sesto rapporto sull’agriturismo a cura di ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare), un ottimo strumento che permette di analizzare e conoscere in dettaglio questo settore vivace che, contando più di 25mila strutture agrituristiche autorizzate, è cresciuto del 27% dal 2010 al 2021. “L’agriturismo italiano è un caso di successo nel panorama dello sviluppo rurale internazionale – ha sottolineato Angelo Frascarelli, presidente di ISMEA – a interpretare i gusti e le aspettative dei fruitori che vogliono riscoprirsi in equilibrio con la natura, fino a diventare emblema di quei valori che sono alla base della transizione ecologica in atto. É innegabile anche il ruolo che l’agriturismo svolge a presidio dei territori, soprattutto in alcune aree interne, basti pensare che il 63% dei comuni appartenenti a queste aree detiene almeno un agriturismo che svolge appieno il ruolo di custode dei saperi e delle tradizioni, ma funge anche da volàno per l’economia del territorio e la coesione sociale”.  

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Il presidente di ISMEA Angelo Frascarelli

Agriturismo e soddisfazione degli ospiti

Nel corso dell’incontro sono stati analizzati anche i risultati di un’altra indagine, condotta sempre da ISMEA tra giugno e settembre 2022, con l’obiettivo di valutare la soddisfazione degli ospiti che hanno pernottato in agriturismo; il risultato evidenzia un aumento della durata media dei soggiorni e la comparsa di fenomeni come la disintermediazione e la destagionalizzazione.

Per quanto riguarda la spesa, secondo l’indagine l’agriturismo creerebbe un indotto: per ogni 100 euro spesi in servizi agrituristici, infatti, gli ospiti investirebbero almeno altri 40 euro in esperienze offerte dal territorio, come l’enogastronomia, le attrazioni culturali e lo sport. Questo significa che l’agriturismo è un ottimo mezzo di espressione di cultura e tradizione italiane, che permette di scoprire le bellezze del nostro Paese e di esportarle in tutto il mondo.

Non a caso, al convegno hanno partecipato anche alcuni studenti in rappresentanza degli istituti agrari e alberghieri, dato che hanno scelto di formarsi appositamente in questo settore; hanno avuto la possibilità di confrontarsi sul futuro di questo comparto che, a fronte dell’importante crescita, dimostra di possedere ancora numerose potenzialità inespresse. Queste ultime, se potenziate, possono coniugare tradizione e innovazione e dare vita a una forma di ospitalità rurale presente solo in Italia.

L’agriturismo in Italia

Secondo quanto specificato dal MASAF, l’agriturismo italiano consiste in una forma originale di turismo di campagna che può essere attuata solo da parte di aziende agricole e da agricoltori autorizzati.

Il settore è disciplinato dalla legge nazionale 20 febbraio 2006, n. 96, che stabilisce tipologie, aspetti e finalità adeguate per la valorizzazione del patrimonio culturale e del territorio nazionale. Alle Regioni e alle Province è delegato il compito di definire l’attività turistica locale attraverso provvedimenti legislativi studiati ad hoc e, quindi, tenendo conto delle peculiarità della zona di interesse.

Nel 2013, l’Italia ha realizzato il marchio di settore “Agriturismo Italia”, che può essere utilizzato da tutte le aziende che operano regolarmente seguendo le normative vigenti. Al contempo, è stato istituito un sistema di classificazione delle aziende agrituristiche, suddivise in cinque categorie sulla base della varietà dei servizi e del comfort messi a disposizione.

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Il Comitato consultivo per l’Agriturismo

Sempre nel 2013, è nato il Comitato consultivo per l’Agriturismo, composto da rappresentanti del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, del Dipartimento del Turismo del MIBACT, dell’ISTAT, di tutte le Regioni e Province autonome, delle associazioni di categoria e del Touring Club Italiano. Il comitato gode, inoltre, del supporto di esperti provenienti dal MIPAAF (Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali), dall’ISMEA e dall’INEA (Istituto Nazionale di Economia Agraria).

A oggi, il Comitato svolge le funzioni dell’Osservatorio Nazionale dell’Agriturismo (non più in attività), con l’obiettivo di perseguire e sostenere la valorizzazione, la tutela, lo sviluppo e la promozione dell’agriturismo italiano.

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