Nematodi, i nemici più dannosi della vite

Come fare una buona prevenzione?

Si chiamano nematodi, piccoli organismi eucarioti monocellulari, invertebrati, vermiformi di origini acquatica, e sono tra i nemici nascosti più dannosi per la vite.

L’azione patogena può variare molto, anche a seconda del tipo di nematodi presenti, e questo rende difficile dare una valutazione univoca sugli effettivi negativi che questi organismi possono avere sulla vite. Infatti, senza analisi approfondite, non sempre si individuano le patologie connesse alla loro presenza, e anche le perditsoybean_cyst_nematode_and_egg_seme sulla produzione variano a seconda della zona. Si passa dal 7% in meno per la viticoltura australiana, fino al 20% per quella della California. Sono inoltre molto presenti nei vigneti della Spagna, dove i viticoltori iberici ogni anno pagano, a causa dei nematodi, delle perdite stimabili intorno ai 150 milioni di euro.
Benché molto spesso sia difficile individuare precocemente i nematodi, la loro presenza si apprezza prevalentemente nelle radici, dove causano la formazione di galle o lesioni, attraverso l’inoculazione da parte dei nematodi stessi di virus vegetali diversi. A volte anche l’intervento dell’uomo, se poco accorto, può facilitare l’insorgere di questi microrganismi. L’utilizzo di macchinari “contaminati”, o l’apporto di terra nuova al vigneto o il movimento di quella presente, tutte azioni che possono essere corresponsabili, e facilitare l’attecchire dei nematodi sulla vite.
Un’efficace strategia prevenzione può essere fatta al momento della creazione di nuovi impianti, attraverso un’analisi chimica del terreno per individuare le caratteristiche, e pianificare per il futuro azioni preventive mirate, o grazie all’uso delle barbatelle, che devono provenire da vivai che garantiscano un trattamento sanitario.

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