Mercato dei vini pregiati a gennaio 2023: dati in leggero calo, ecco i dettagli

A gennaio 2023 il mercato dei fine wines è in frenata. A renderlo noto è Live – Ex, la piattaforma di vendita di vini pregiati. A oggi, le tante difficoltà che insistono sull’economia nazionale e internazionale stanno iniziando a influenzare anche il mercato del vino. Infatti, la piattaforma di vendita on line di vini pregiati rappresenta un termometro importante per capire come si sta evolvendo il mercato dei fine wines mese per mese. Vediamo i dettagli sul mercato del vino a gennaio 2023 e quali sono i dati da valutare.

Mercato dei fine wines gennaio 2023, i dati

Andando ad analizzare il mercato dei vini pregiati a gennaio 2023, secondo Live – Ex, vi è stata una flessione. Ossia, vi è stato un calo abbastanza consistente che può essere considerato come quello più alto dal novembre 2015. I dati generali da analizzare sono i seguenti:

  • 62 vini su 100 hanno registrato una arretramento sulle proprie quotazioni;
  • solo due etichette hanno registrato degli aumenti dei prezzi consistenti, ovvero il californiano Scarecrow Rutherford Cabernet Sauvignon 2019 (+15,8%) e il Montrachet Grand Cru 2019 Marquis de Laguiche Joseph Drouhin (+12,5%).

Scopriamo nel dettaglio come sono andati i principali indici del mercato dei fine wines di gennaio 2023.

Live – Ex 1000

L’indice Live – Ex 1000 dei fine wines sulla piattaforma è sceso dello 0,8% nel corso del mese. L’unico rialzo è stato quello dello 0,4% dell’indice Burgundy. Questo indice ha avuto un dato positivo alimentato dalle piccole annate dell’ultima campagna en primeur.

Borgogna

Nel corso del mese di gennaio 2023, la Borgogna ha avuto come leader il Domaine de la Romanée-Conti Echezeaux Grand Cru 2018. Tale etichetta risulta essere in crescita del 13,4%. Invece, nella classifica sul portale di vendita dei vini pregiati, due annate di Coche-Dury Meursault, il 2017 e il 2013, sono comparse in crescita rispettivamente del 13,3% e del 12,5%.

Champagne

Analizzando i dati della classifica di Liv-Ex risulta che “Champagne 50” ha registrato la peggiore performance. Nello specifico, vi è un calo del 4,3%. Nello specifico, si può vedere una determinata crescita dei prezzi dei Frist Growth, che sono aumentati di +0,2% nel mese di gennaio. Tali dati sono guidati da annate come Château Mouton Rothschild 2013 (6,2%) e 2011 (2,5%), e Château Lafite Rothschild 2017 (2,6%).

I dati di Live – Ex relativi al mercato italiano dei vini pregiati di gennaio 2023

Sul fronte del mercato dei vini pregiati italiani, escono dal Live – Ex 100 dei vini come il Barolo Monvigliero 2016 Comm. G. B. Burlotto e il Soldera Case Basse 2016. Questi due vini sono stati sostituiti da Redigaffi 2019 Tua Rita e Barolo Falletto Vigna Le Rocche Riserva 2016 Bruno Giacosa.

Inoltre, in linea del tutto generale, il numero dei vini italiani presenti nella Live – Ex 100 resta invariato. Sono in totale 16, di cui ve ne sono 11 della Toscana e 5 del Piemonte. Invece, andando ad analizzare il Liv-ex 1000, vi sono da registrare altri due cambiamenti da non sottovalutare circa i dati italiani relativi all’Italy 100. Ricordiamo che “Italy 100” o il sotto indice dedicato ai dieci vini italiani, con le ultime dieci annate in commercio, più richiesti e scambiati. In pole, tra quelli sempre ben piazzate, vi sono:

  • il Barolo Bartolo Mascarello;
  • il Barbaresco Gaja;
  • il Barolo Monfortino Riserva Giacomo Conterno;
  • il Masseto;
  • l’Ornellaia di Frescobaldi;
  • il Sassicaia Tenuta San Guido;
  • il Solaia;
  • il Tignanello di Antinori.

Relativamente al mese di gennaio 2023, risultano fuori dalla lizza il:

  • il Barolo Francia Giacomo Conterno;
  • il Soldera Case Basse.

Tali vini sono stati impiazzati dal Barolo Falletto Vigna Le Rocche Riserva Bruno Giacosa e Flaccianello della Pieve Fontodi.

Gli ultimi mesi del mercato dei fine wines

Andando ad analizzare il mercato dei fine wines nel corso degli ultimi anni e, soprattutto, nel 2022 è emerso che vi è stata una crescita pari al 10,7%. Del resto, anche eWibe Market aveva sottolineato questa crescita delle principali etichette da investimento, soprattutto, nei Paesi che rappresentano il settore vitivinicolo in maniera principale. Dunque, se è vero che il mese di gennaio 2023 non è stato proprio positivo, vi è anche da dire, però, che questo excursus non deve far cambiare idea sugli investimenti nei vini pregiati.

È indubbio, infatti, che i vini pregiati sono, comunque, un asset alternativo resiliente rispetto a quelli che si trovano nei mercati finanziari tradizionali. In linea generale, a prescindere da quelli che sono i risultati del mese di gennaio 2023, i vini pregiati sono in crescita costante come business. Questo trend positivo ,addirittura, aveva portato a una crescita aggregata complessiva del 94,1% negli ultimi dieci anni. Questi dati non possono certo essere sottovalutati.

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