Chi apprezza il mondo dei vini pregiati sicuramente avrà sentito parlare di Wilson Daniels. Parliamo di una realtà che è stata fondata nel 1978. È una società di vendita e marketing che gestisce e rappresenta alcuni dei vini più famosi e pregiati di tutto il Mondo. Da qualche tempo Rocco Lombardo è diventato il presidente della società degli Stati Uniti e nei suoi otto anni di gestione ha fatto crescere l’azienda facendo quintuplicare le sue dimensioni in termini sia di vendite, che di fatturato.
L’azienda privata ha registrato una crescita del 68% della sua attività, anche nel corso della pandemia, riuscendo a non licenziare, tra l’altro, nessun dipendente. Un dato positivo che si allinea a quello del mercato del vino pregiato, a escludendo la lieve flessione di gennaio 2023.
Ma come fa l’importatore di vini pregiati Wilson Daniels a gestire i marchi di vini più preziosi del Mondo con così tanto successo? Scopriamo insieme quali sono i segreti di questo importatore e in che modo, grazie all’impronta di Rocco Lombardo è possibile gestire un portafoglio così stimato e caratterizzato dalla presenza dei marchi di vini più costosi del Pianeta.
Marchi vini preziosi di Wilson Daniels, ecco quali sono
Prima di capire in che modo Wilson Daniels riesce a gestire i marchi di vini più preziosi al Mondo, cerchiamo innanzitutto, di capire da quali etichette è composto il suo portafoglio. In primo luogo, vedendo il suo sito nella pagina dedicata al portafoglio, la società fa un distinzione tra i vari Paesi che rappresenta. In particolare, i Paesi sono Francia, Ungheria, Nuova Zelanda, Portogallo, Italia, Stati Uniti e Spagna. I vini sono davvero numerosi. Andando nel dettaglio, quelli italiani sono:
- Piemonte: GAJA, Elvio Cogno;
- Sicilia: IDDA, Benanti, Feudo Montoni, Nikà;
- Toscana: Ca’Marcanda, Pieve Santa Restituta, Val di Suga, Biondi-Santi, Tenuta Sette Cieli, Castelprile, Castello di Volpaia;
- Umbria: Arnaldo Caprai;
- Veneto: Maeli, Venissa, Bisol, Buglioni, Jeio (by Bisol), Dal Forno Romano.
Come funziona la strategia di crescita di Wilson Daniels
Wilson Daniels sta mettendo in campo delle strategie di crescita ben precise per cercare di tenere sempre sotto la sua ala protettiva i marchi di vino più costosi di tutto il Mondo. In particolare, a oggi, la società supervisiona un portafoglio di vini di tutto rispetto, alcuni dei quali hanno un costo che arriva fino a quasi 30.000 dollari a bottiglia. Ad esempio, GAJA e Biondi Santi dall’Italia, i cui vini hanno una media che va dai 300 ai 600 dollari per bottiglia. Poi vi sono il Tokaji reale dall’Ungheria la cui Essencia può arrivare a quota 1200 dollari per bottiglia. E ancora, Dominio di Romanée-Conti dalla Francia, le cui medie Romanée-Conti Grand Cru arrivano a 26.000 sollari per bottiglia.
Riuscire a gestire in maniera così profittevole questo portafoglio talvolta, può sembrare difficile, ma in realtà la strategia si basa su degli obiettivi ben precisi.
Marchi vini pregiati Wilson Daniels, gli obiettivi strategici della società
In una recente intervista, Rocco Lombardo ha spiegato che Wilson Daniels per riuscire nella sua strategia vincente di gestire i marchi di vino più costosi al Mondo, si concentra sulle tenute vinicole a conduzione familiare. È una scelta molto importante, perché si tratta di realtà che sostengono il mercato e mirano alle generazioni future. Dunque, Lombardo ha iniziato partendo proprio da 500 aziende vinicole a conduzione familiare che provengono da sette differenti Paesi e pian piano ha collezionato alcuni dei vini più importanti di tutto il Pianeta.
Ad esempio, solo nell’ultimo anno, marchi strategici come Dominio Faiveley in Borgogna, Domaine du Nozay a Sancerres, Domaine Les Monts Fournois nello Champagne, Jonive a Sonoma, e Composizione dalle Dundee Hills in Oregon, sono entrati a far parte del portfolio Wilson Daniels.
Pian piano si costruisce il marchio e l’attività riesce a diventare punto di riferimento a piccoli passi, tra i marchi più prestigiosi del globo.
La crescita aggressiva di Wilson Daniels negli ultimi anni
La società ha messo in campo una crescita aggressiva, riuscendo ad aprire delle rivendite all’ingrosso della società a New York, Connecticut, New Jersey, Washington e Oregon. Questa strategia ha portato un vantaggio, soprattutto, sui ricavi. Infatti, il portafoglio è arrivato a quota 130 milioni di dollari nel 2022, mentre, invece, l’attività all’ingrosso ha portato – secondo gli esperti – altri 100 milioni di dollari di ricavi. Wilson Daniels cerca di promuovere una “cultura del bere bene” e l’importanza del consumo moderato del vino, in modo tale da rendere il mercato ancora più appetibile.
Insomma, una ricetta del successo che comunque richiede molta attenzione, sia per i nuovi clienti che per le cantine preesistenti. Non bisogna mai abbassare la guardia.
La strategia di lancio di un marchio di vino prezioso, targata Wilson Daniels
Il presidente di Wilson Daniels ha spiegato che il lancio di un nuovo marchio di vino pregiato che mira a diventare uno tra i più importanti del Mondo è sempre molto delicato. In genere, si segue una strategia ben precisa. La società americana, in particolare, quando presenta una nuova cantina partner crea degli eventi commerciali nel corso nella fase diurna, mentre invece di sera, organizza degli eventi consumer. Gli esperti della società seguono i clienti nella degustazione del vino. Infatti, mettono a disposizioni dei clienti dei veri e propri “tour” per diffondere e pubblicizzare il nuovo marchio.
Nel corso della pandemia, con questa procedura, la società è riuscita a commercializzare i propri vini organizzando circa 320 degustazioni virtuali. Sono riusciti a effettuare dei lanci di marchi anche completamente da remoto, inviando oltre 753 confezioni di campioni di vino, così da garantire la degustazione.
I consigli per entrare nel mercato del vino pregiato
La storia della Wilson Daniels va letta come “case study”, cioè può essere presa in considerazione per capire in che modo le cantine possono entrare nel circolo del vino pregiato e, quindi, ottenere dei profitti molto soddisfacenti. Insomma, per arrivare a tale obiettivo si deve partire sempre da una strategia ben precisa e, in più, mantenere saldi dei principi.
Quali? Innanzitutto le competenze di base non possono essere ignorate e, perciò, bisogna sempre puntare a fare solo le cose per cui si è effettivamente competenti. Ad esempio, Wilson Daniels punta molto sulle cantine a conduzione familiare e in più l’azienda si concentra su quelle realtà che utilizzano delle pratiche di agricoltura sostenibile rigenerative in vigna o biologiche. Questo è un fattore molto importante perché adesso il mercato richiede la necessità di abbassare il più possibile le emissioni di carbonio.
Per tali motivi, iniziando a muoversi in questo senso, rispettando l’ambiente e le competenze di ognuno, alla fine i produttori man mano riusciranno a emergere nel mercato dei vini pregiati anche appoggiandosi a delle realtà importanti come Wilson Daniels.