Liv-ex: il vino pregiato supera l’oro a livello di investimento

Il vino pregiato vale di più rispetto all’oro secondo gli ultimi dati di Liv-ex. Il mercato dei fine wines è salito a nuove vette nel 2021.

Il mercato del vino di qualità ha rilevato che il vino pregiato rappresenta un investimento migliore rispetto a diversi mercati azionari tradizionali. L’ indice Liv-ex Fine Wine 100 è in aumento del 20,83% rispetto al 9,54% dell’indice FTSE, del 14,43% per il Dow Jones e -3,82% in calo sul mercato dell’oro.

Come ha sottolineato Liv-ex: “la continua mancanza di chiarezza sul futuro in relazione alla pandemia ha visto appassionati, collezionisti e investitori continuare a fidarsi dei rendimenti costanti e dei piaceri gustativi del buon vino”. 

I risultati hanno costituito uno dei punti salienti della revisione annuale del mercato dei vini pregiati. Che ha visto il 2021 stabilire nuovi record per il commercio del mercato secondario.

Altri risultati chiave includono che la Champagne è diventata la regione con le migliori prestazioni. Con una quota di commercio della Borgogna che raggiunge un nuovo massimo. Nel frattempo, sebbene gli scambi a Bordeaux siano diminuiti, la quota di mercato di First Growths è aumentata e le etichette blue chip hanno continuato a crescere, mentre la diversificazione del mercato continua.

Fine Wines

I record stabiliti nel 2020 sono stati superati nel 2021.

Rendendolo l’anno di maggior successo di sempre per il mercato secondario del vino pregiato. L’ indice Liv-ex Fine Wine 100 , che tiene traccia dell’andamento dei prezzi dei 100 vini più scambiati nel mercato secondario, è aumentato oltre il suo precedente picco decennale. Mentre il Liv-ex Fine Wine 1000 è  aumentato per 18 mesi consecutivi. 

Il team di Liv-ex ha affermato che c’erano diversi fattori in gioco, non ultimo l’ eredità dei risparmi accumulati dal blocco del 2020 e i tassi di interesse da zero a zero, che hanno continuato a guidare gli investimenti in attività alternative.

“Anche quando le misure di blocco si sono in gran parte allentate, il vino pregiato è rimasto sotto i riflettori”, afferma il rapporto. 

Champagne

La domanda dei fine wines è sempre in aumento.

Un grande cambiamento che è arrivato a seguito della fine dei dazi statunitensi sulle importazioni di vino dall’UE a giugno. Questo ha attirato i compratori statunitensi ed a visto aumentare la domanda di Bordeaux e Borgogna. Nel frattempo però le performance sono state in rialzo anche in Italia, California e Rodano con un mercato che ha continuato ad allargarsi e diversificarsi. 

Questa diversificazione è stata riscontrata anche nei vini di paesi meno mainstream, come Libano, Austria, Armenia, tutti commercializzati per la prima volta.

“Resta da vedere se questa tendenza crescente sopravviverà al probabile ritorno di condizioni fiscali e monetarie più rigide”, ha concluso la ricerca. 

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