Analisi eWibe Market: il mercato dei vini pregiati nel 2022 è cresciuto del +10,7% rispetto al 2021.
Secondo quanto emerso da una recente analisi di eWibe Market, il mercato dei vini pregiati non si arresta ma anzi è in continua crescita.
In una nota, la piattaforma digitale dedicata al trading di fine wines, spiega che “I vini pregiati si confermano un asset alternativo resiliente rispetto ai mercati finanziari tradizionali oltre che in costante crescita. L’incremento di valore registrato dal settore nel 2022 consolida il trend positivo che ha interessato questa passion asset negli ultimi dieci anni, periodo in cui i vini pregiati hanno evidenziato una crescita aggregata complessiva del 94,1%“.

Le performances dei fines wines.
Le ottime performances del settore sono sostenute anche dalla crescita esponenziale dei volumi e delle transazioni riguardanti le etichette. ” Questo trend conferma il crescente interesse di investitori, collezionisti e appassionati“.
Le bottiglie che hanno incrementato maggiormente il proprio valore nel 2022 sono Pavie, Chateau Pavie, 2014: +85,7%; San Leonardo, Tenuta San Leonardo, 2017: +76,3%; Le Pergole Torte, Montevertine, 2013: +61%. Quelle che invece l’anno scorso hanno riscosso maggiore successo in termini di vendite sono state Sassicaia 2019, Bartolo Mascarello 2016, Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 2008, mentre per quanto riguarda la Cantina, è stata Tenuta San Guido.
Le Regioni invece che hanno registrato la crescita maggiore nel 2022 sono Borgogna (+20,9%), Champagne (+18%), Toscana (+14%). Infine l’Osservatorio eWibe segnala che la bottiglia dal valore più alto transata sulla piattaforma nel 2022 è stata una Domaine de la Romanée-Conti La Tache 2016 (6.610 euro).

L’annata 2022 in sintesi.
“Il 2022 è stato un anno che, ancora una volta, ha confermato la costante crescita e la resilienza del mercato dei vini pregiati”, commenta Edoardo Maria Lamacchia, fondatore e Ceo di eWibe, secondo il quale “il trend continua a essere positivo e sempre più persone si informano e vogliono investire in questa passion asset alternativa, come evidenziato da volumi e transazioni in costante aumento: ci aspettiamo che sia il mercato che l’interesse degli investitori continuino a crescere anche nel 2023“, conclude Lamacchia.
10 fine wines sulla quale investire:
Sempre parlando di vini premium e pregiati EWibe che ha anche stilato la classifica dei dieci fine wines italiani su cui investire con relative quotazioni.
- Amarone Della Valpollicella Classico DOCG 2007 527 euro
- Amarone Della Valpollicella Classico DOCG 2012 322 euro
- Amarone Della Valpollicella Classico DOCG 2009 408 euro
- Amarone Della Valpollicella Classico DOCG 2013 303 euro
- Amarone Della Valpollicella Classico DOCG 2011 357 euro
- Amarone Della Valpollicella Classico DOCG 2003 491 euro
- Amarone Della Valpollicella Classico DOCG 2006 494 euro
- Amarone Della Valpollicella vigneto Monte Lodoletta 2015 346 euro
- Amarone Della Valpollicella vigneto Monte Lodoletta 2013 309 euro
- Amarone Della Valpollicella Classico DOCG 2004 526 euro

I best performer dell’anno
Liv-Ex 1000 analizzando le sottocategorie, ha notato che i best performer dell’anno rimangano quelle zone già ampiamente citate nei mesi scorsi, ovvero Borgogna e Champagne, ma con un andamento molto diverso. Entrambe le categorie hanno segnato il loro massimo annuale alla chiusura del mese di ottobre, ma lo storno nell’ultimo bimestre è stato contenuto per Borgogna, che ha visto una performance annuale del 26,7%, poco sotto al massimo a 28,5%, molto più marcata invece per lo Champagne. L’indice Champagne 50 infatti era arrivato al +24,8%, salvo poi ritracciare e chiudere a +18,7%.