Crescita dei vini rossi premium, dati e scenari dall’Osservatorio UIV Vinitaly

Nessuna crisi, continua la crescita dei vini rossi premium. L’Osservatorio UIV Vinitaly, analizzando il calo strutturale del vino rosso, dimostra come in realtà, però, i vini rossi premium non vengono coinvolti da questa discesa.

Stando ai dati emersi dalle analisi chi si focalizza soprattutto sulle esportazioni dei vini rossi italiani, esce fuori che le categorie premium da 6 a 9 euro per litro in cantina e quella super premium (ovvero quella oltre i 9 euro a litro in cantina) continuano a conquistare quote di mercato molto importanti nel corso degli ultimi 12 anni.

Nonostante il calo generale di volumi di vini esportati, comunque gli over 6 euro, rappresentano il 60% delle vendite. Parliamo di un segmento la cui crescita è stata del 200% in poco più di 10 anni, per un mercato che vale 1,9 miliardi di euro di export. Scopriamo insieme quali sono i dati sul mercato dei vini rossi premium e come questo mercato sta crescendo.

L’analisi generali sui dei vini rossi premium

L’analisi fatta dall’Osservatorio UIV Vinitaly ha dimostrato come la crescita dei vini rossi premium rappresenta una vera e propria realtà. Secondo l’Osservatorio c’è un’accelerazione verso i vini di fascia alta, soprattutto, delle denominazioni italiane più virtuose.

A oggi, se è vero che il mercato di esportazioni in Italia nel mondo dei vini è trainato dalla crescita della vendita degli spumanti che hanno registrato il + 6% di volumi del 2022, o i bianchi fermi che hanno registrato il + 1,3%, in realtà il vino rosso premium ha portato a casa una buona crescita. Da una parte, infatti, il vino rosso, in generale, in Italia ha registrato un dato pari a – 4,3% di quantità esportate, ma il segmento premium dei vini rossi ha mostrato una crescita.

Per quanto riguarda la tipologia di vini rossi non premium, infatti, c’è stato un calo netto dei principali Paesi dove la domanda di vino rosso abbonda (ovvero Germania -5%, USA – 6%, UK – 8%), ma quindi i dati di quelli premium, sono positivi.

L’analisi e i dati sulla crescita dei vini rossi premium

Così come i vini di fascia bassa hanno registrato un declino, però c’è da dire che le esportazioni di quelli italiani premium hanno dimostrato che vi è stata una crescita più che positiva nel corso degli ultimi 12 anni. Le categorie che vanno da 6 a 9 euro al litro in cantina, così come le categorie super premium oltre i 9 euro, hanno conquistato quote di mercato molto alte nel corso degli ultimi 12 anni.

I volumi di rosso esportati sono sotto i 6 euro e rappresentano i due terzi del mercato e gli over 6 euro, invece, il 60% delle vendite. In poco più di 10 anni, la crescita del segmento di vini di fascia alta è stata del 200% e vale 1,9 miliardi di euro di export. A discutere di questi importanti dati è intervenuto anche l’AD di Veronafiere Maurizio Danese.

Il commento sui dati di crescita devi vini rossi premium

L’AD di Veronafiere Maurizio Danese ha commentato i dati sul mercato dei vini rossi premium. Secondo l’esperto, vi è in corso un cambiamento importante sul posizionamento del prodotto con il mondo che vuole calici che evocano l’italianità e la produzione del BelPaese è in grado di soddisfare questo tipo di richiesta. L’AD Danese ha anche specificato che il futuro dei vini italiani passerà dai paesi dell’Asia.

Infatti, nel corso di Vinitaly, soprattutto dalla Cina che top player del mercato orientale, stanno partecipando diverse operatori della domanda proveniente da 17 Paesi dell’Asia e oltre 130 top buyer. Per questo l’AD ha annunciato che già da aprile ci sarà un intenso programma di promozione in Cina, con le fiere organizzate come “Wine to Asia” a Shenzhen dall’11 al 13 maggio 2023 o anche la masterclass a Vinitaly Chengdu.

I dettagli del tour di Vinitaly in Cina

Il tour di Vinitaly in Cina, con il sostegno di ICE, parte da Chengdu per la masterclass di apertura. All’evento vi sarà l’unico master sommelier cinese Yang LV. Insieme alla controllata Wine to Asia, si terrà anche l’organizzazione di un business forum con una delle più influenti piattaforme dedicate al vino in Cina, Wine Sommelier.

Dal 14 aprile, invece, la seconda tappa è a Shenzhen, nel Padiglione Italiano della Fiera governativa di Hainan, per un tasting e la presentazione dell’Italia a Wine to Asia (ovvero l’evento che si terrà dall’11 al 13 maggio). L’evento di maggio si terrà insieme a ICE e a Fondazione Altagamma. Nel corso della manifestazione internazionale di Veronafiere che si terrà a Shenzhen è stata annunciata la presenza di oltre 450 espositori provenienti da 20 Paesi.

Il commento sul mercato dei vini premium

Ad analizzare il mercato dei vini rossi premium è anche il presidente dell’Unione Italiana Vini, Lamberto Frescobaldi che ha parlato di come “diversi mercati di sbocco stanno dando segnali di stanca nei confronti di prodotti di personalità non definita e con caratteristiche organolettiche poco consone all’evoluzione del gusto in atto”.

L’esperto pensa che è il momento di cambiare rotta considerando che anche alcuni vini che hanno prezzi accessibili, stanno facendo fatica a vendere. Però, questo non sta accadendo per la produzione di qualità italiana, in linea con l’immagine che tutto il made in Italy è in grado di evocare. Per questa faccia della medaglia, vi è forte domanda. Questo, secondo Frescobaldi “è un buon segno – ha concluso –, ma serve risolvere questo sfocamento in atto tra il mercato e la produzione di molti dei nostri rossi”.

Il futuro del mercato dei vini rossi premium

Il mercato dei vini rossi premium sembra destinato a crescere soprattutto in termini di esportazioni. Dai dati, secondo l’Osservatorio UIV Vinitaly vi è una vera e propria divaricazione dei mercati.

Vi sono cioè, quelli disponibili aprire una vera fase trainata dal brand del valore territoriale e poi, vi è ancora chi ha una visione statica del made in Italy che si basa sempre di più sulla quantità che sulla qualità. A oggi vi è la sfida di far crescere chi si trova a metà strada. In Germania, in particolare, vi è ancora il 50% dei volumi nella fascia 3-5,99 euro, ma anche altri Paesi importanti come Norvegia, Austria, Danimarca e Paesi dell’Est europeo come Repubblica Ceca e Polonia sono da conquistare. Questa è la sfida che i produttori e i venditori devono accogliere.

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