Classifica Fine Wines Liv-ex Power

I vini provenienti dalla regione francese guidano il Liv-ex, il mercato secondario dei Fine Wines.

Borgogna, in alto i calici. Tanto, forse anche troppo. I Grand Cru di questo territorio francese sono al top sul Liv-ex, il mercato secondario dei Fine Wines. La Borgogna regna sovrana nel Power 100 di quest’anno, e lo slancio verso l’alto registrato l’anno scorso si è esteso a quest’anno e si riflette in un continuo ampliamento dei vini scambiati e di corrispettivi aumenti dei prezzi. Il Liv-ex Power è prodotto in collaborazione con The Drink Business Magazine e si tratta della lista annuale dei marchi più potenti nel mercato del vino pregiato.

vini pregiati
vini pregiati

Un’istantanea del panorama in continua evoluzione del mercato secondario.

La classifica dei fine wines delinea un 2023 di grandi rivolgimenti. Per la prima volta non ci sono etichette di Bordeaux nella top 10. Davvero una svolta storica per un mercato finora dominato e guidato proprio dai Grand Cru di quella terminata zona. Per contro, si è affermata, poi, per la prima volta, una predominanza di trading a favore delle migliori etichette della Borgogna. Basti pensare che nel 2018 erano 829 i vini della Borgogna scambiati, nel 2022 sono balzati a 1.859 più del doppio. Una delle peculiarità della regione è il numero di vini che un singolo dominio può produrre e l’aggiunta di etichette négociant non fa che aumentare questo pool.

classifica borgogna
classifica borgogna

La posizione dello Champagne.

Lo Champagne è stato una presenza discreta nel Power 100 di quest’anno. Tuttavia, è una forza costruttiva nel mercato secondario che ha davvero iniziato a sfondare. Ha accumulato infatti alti livello di scambi, dimostrando importanti performance di prezzo. Il marchio di spicco è stato il Cristal di Louis Roederer, uno dei tre champagne nella top 10. È stato il vino più scambiato per volume e il terzo più scambiato per valore nell’ultimo Power 100 dell’anno.

La situazione in Italia.

Per quanto riguarda il panorama italiano il Tignanello ha messo a segno una prestazione stellare, balzando di 16 posizioni fino al 49 posto. Restando in tema di prezzi, da notare che, sempre secondo gli esperti di Liv-ex, aiuta anche il fatto che il Tignalello sia il vino italiano più economico tra i primi 100, con un prezzo medio per cassa di 1.076 sterline.  Sul trono resta il  Sassicaia, il primo vino italiano sia per valore che per volume.

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