Champagne e calo delle vendite: il Comitè decide per la prudenza

Ieri si è riunito il Comitè Champagne con l’obiettivo di confermare le decisioni prese la scorsa estate per fronteggiare la crisi di vendite causata dalla pandemia di Covid-19. La scelta è quella di continuare a percorrere la strada della prudenza per affrontare serenamente il 2021, in un contesto che rimane tuttora incerto. 

I dati rilevati nel 2020 confermano che è stato un anno difficile per l’export. La chiusura di ristoranti, enoteche e in generale di tutti i luoghi di consumo e vendita di Champagne, sommata alla cancellazione degli eventi, hanno pesato molto sul settore. La flessione si è però rivelata migliore delle prime stime: il calo si è limitato al -18% con una perdita di circa 1 miliardo di euro in un anno, contro le previsioni iniziali che indicavano un -30% delle spedizioni. 

Visti questi dati, per la vendemmia 2020 il Comitè ha decretato una riduzione delle rese in vigneto, passando a 8000 Kg/ettaro rispetto ai 10.800 Kg/ettaro della stagione precedente. Una decisione volta a ridurre l’immissione massiva di bottiglie sul mercato che si andrebbero ad aggiungere alle mancate vendite dell’anno, deprezzando così il valore del vino simbolo della Francia nel mondo. 

Il Comité ha anche deciso di integrare la raccolta disponibile con un prelievo dalla riserva interprofessionale pari a 400 Kg di uva per ettaro. Queste decisioni permetteranno al settore di affrontare serenamente il 2021, come confermato nella riunione di ieri da Maxime Toubart, Presidente dei vigneron, che si è espresso parlando di vera e propria “resilienza” della filiera: “Di fronte a una crisi senza precedenti, l’organizzazione della nostra filiera ha dimostrato la sua resilienza. I viticoltori e le Maison hanno saputo prendere, collettivamente, le decisioni prudenti che erano necessarie sulle rese già a luglio. Oggi queste scelte lungimiranti permetteranno a tutti di ritrovare un certo margine di manovra”.

Ecco quindi che a fronte della straordinaria qualità della vendemmia 2020 favorita da condizioni climatiche eccezionali, gli estimatori di Champagne saranno comunque sicuri di poter degustare un’annata che per rapporto qualità/prezzo non risentirà della pandemia,  e che ancora una volta conferma il costante lavoro condotto dal Comitè a tutela della reputazione e della qualità delle bollicine francesi. 

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