Con il nuovo anno Bordeaux Index ha rivelato le sue prime quattro previsioni sul mercato dei vini pregiati per il 2022. Ecco quali sono.
Le vendite di vini pregiati sono in forte espansione. E proprio per questo motivo Bordeaux Index ha rivelato le quattro previsioni dei vini pregiati per il 2022. Lo studio nel dettaglio sottolinea che la domanda è aumentata vertiginosamente nel 2021, i volumi complessivi degli scambi sono aumentati del 40%. Il mercato dei vini pregiati è in crescita di oltre il 15%, alimentato in particolare da un’impennata della spesa da parte di individui facoltosi, che, soprattutto dopo essere stati chiusi per mesi, hanno sempre più soldi da spendere.
Matthew O’Connell, il CEO della piattaforma di trading di vini pregiati leader di mercato di Bordeaux Index prevede che il mercato dei vini pregiati crescerà ancora nel 2022-2023. Mentre inizia il nuovo anno, BI ha individuato quattro tendenze chiave che daranno forma al mercato degli investimenti nel vino pregiato nel 2022. Si parla del continuo successo dello Champagne a di un appiattimento del differenziale di prezzo tra vecchi e annate bordolesi più giovani.

Buone performance per lo Champagne che rimane in testa.
Ad oggi gli Champagne sono visti come la migliore forma di investimenti “intelligenti” in grado di offrire forti ritorni. Soprattutto in riferimento a quelli di annate stellari come il 2002 e il 2008.
Lo Champagne è stato un protagonista dei trends nel 2021, tendenza destinata a continuare nel 2022. I prezzi di mercato dello champagne sono aumentati del 25% (sulla base dei dati della piattaforma LiveTrade) e la sete delle bollicine pregiate è qui per continuare a sorprendere. Per collezionisti e investitori accaparrarsi cuvée di prestigio come Dom Pérignon e Krug è fondamentale, sia per il piacere del momento che per prepararsi a scambi futuri.

Il Bordeaux più giovane supera le annate più vecchie.
Se sembra logico che più invecchia un vino pregiato, più alto diventerà il suo valore di investimento. Bordeaux Index ha notato un trend interessante che sembra destinato a continuare nel 2022. Il divario tra il prezzo delle vecchie annate di Bordeaux e i loro fratelli più giovani sta cambiando, vedendo quelli giovani raggiungere le annate più vecchie in termini di valore.Â
Un tendenza blue-chip che ha messo a segno una forte performance sulla piattaforma LiveTrade Fine Wine nel 2021, godendo di una crescita dei prezzi del 15%, ampiamente equamente suddivisa tra First Growth, Second Growth e vini della Riva Destra. Così, mentre cresce la sete di Bordeaux, crescono anche gli scambi di annate più giovani accessibili.Â
“Questo è stato un anno in cui le giovani annate di Bordeaux hanno visto una domanda eccessiva, con le recenti annate di Lafite che hanno visto un’attività piuttosto frenetica”, riferisce O’Connell, attribuendo la tendenza a una combinazione di crescente domanda asiatica per le annate più giovani e châteaux di Bordeaux.

La Borgogna torna alla ribalta nel 2022.
Sostenuta dalla crescente domanda tra i collezionisti di alto valore, la Borgogna è pronta ad affrontare il 2022. I volumi complessivi degli scambi della regione sono aumentati di oltre il 35% sulla piattaforma LiveTrade di Bordeaux Index. Gli acquirenti in Asia e negli Stati Uniti stanno sostenendo la Borgogna con vigore, portando a prezzi di scambio record per un certo numero di etichette nel 2021.
“I prezzi della Borgogna potrebbero competere per i maggiori guadagni di mercato nel 2022, data la concentrazione di domande. Possiamo aspettarci di vedere continui guadagni per la Borgogna nel 2022. Un dato confermato dall’aumento della domanda che incontra però la diminuzione dell’offerta a seguito di una serie di raccolti ridotti, non ultima l’annata 2021 devastata dal gelo”, ha commentato O’Connell.

SuperTuscan un po’ lenti, ma il Tignatello non si smentisce.
La rapida ascesa dei Supertuscan è stata la storia di successo dei vini pregiati del 2020. Questo ha visto aziende del calibro di Sassicaia, Ornellaia, Solaia e Masseto godere di un anno eccezionale sul mercato secondario. Una tendenza possibile poiché il volume degli scambi per l‘ambito quartetto è salito a livelli senza precedenti.
Ma dopo un aumento così netto, forse non sorprende che il livello di crescita registrato l’anno scorso non sia stato sostenuto nel 2021. “L’Italia è stata un po’ fiacca rispetto ad altre regioni, nonostante le sue prestazioni ammirevoli quest’anno. I Supertuscan si sono spostati in un nuovo contesto di prezzo e potrebbe essere necessaria una fase di consolidamento“, sottolinea O’Connell.
Il Bel Paese ha registrato una crescita del volume degli scambi del 30% sulla piattaforma LiveTrade nel 2021. I risultati hanno visto il Tignanello tra i preferiti emergendo come il protagonista di spicco. Questo ha colmato il divario sul triumvirato Sassicaia-Solaia-Ornellaia, con il Sassicaia in testa tra i tre grandi.Â