Vinificazione in anfora, tra sapori antichi e futuro ecosostenibile

Quella della vinificazione in anfora è una pratica antica in continua evoluzione, con lo sguardo rivolto a un futuro più sostenibile basato su produzioni biodinamiche e naturali.

La vinificazione in anfora è una pratica che risale alla Preistoria, i vasi di terracotta sono infatti i più antichi contenitori enologici di cui si abbia conoscenza, usati sia per la vinificazione che per la conservazione. Questo tipo di tecnica, richiede maggiore lavoro manuale e meno meccanizzazione ed è quindi perfetta per lavorare le uve biodinamiche, l’anfora in terracotta infatti è un materiale naturale che permette di mantenere il profilo identitario del vino al massimo delle sue potenzialità, pur presentando alcune difficoltà rispetto ad altri tipi di materiali.

In primo luogo, la vinificazione in anfora comporta la cessione di minerali, cosa che altera le caratteristiche organolettiche del vino, difficoltà che può essere superata mediante l’utilizzo di argille quanto più pure possibili. Ma la complicazione maggiore viene data dalla porosità dell’anfora che è causa di ossidazione del vino, pertanto la scelta del vitigno è fondamentale, si predilige quindi la lavorazione di vini con una buona struttura e una grande freschezza al fine di poter arginare il potenziale problema dell’ossidazione.

Oggi il recupero di tecniche come la vinificazione in anfora nelle produzioni biodinamiche e naturali, permette di riscoprire i sapori e i profumi antichi dei vini, un ritorno alle origini quindi, sostenuto dagli studi e le esigenze contemporanee, con uno sguardo ad un futuro ecosostenibile.

Related Posts

Ultimi Articoli