Quando l’enologia e l’ambiente lavorano insieme nascono delle nuove “Idee Green”, tra i premiati i vini d’Abruzzo
Coldiretti ha premiato le aziende Green del settore agroalimentare che hanno sviluppato nuovi processi rispettosi dell’ambiente e sostenibili, tra di loro non manca il vino di una azienda biologica d’Abruzzo.
Alla premiazione romana, alla presenza del Presidente Nazionale di Coldiretti Ettore Prandini e del Segretario Generale di Coldiretti Vincenzo Gesmundo, c’erano anche il ministro del Masaf Francesco Lollobridiga e il ministro allo sport e ai giovani Andrea Abodi e la delegata nazionale dei Giovani di Coldiretti Veronica Barbati insieme al segretario Stefano Leporati. Dall’Abruzzo, il direttore regionale di Coldiretti Abruzzo Roberto Rampazzo, i delegati di Coldiretti Giovani Impresa Giuseppe Scorrano (regionale) e Pietro De Sanctis (L’Aquila), il presidente della Cantina Orsogna 1964 Giuseppe Micozzi e il direttore del parco nazionale della Maiella Luciano Di Martino, partner della Cantina Orsogna 1964. Nel corso dell’evento, è stato inoltre presentato un dossier sui giovani agricoltori realizzato dal centro studi Divulga da cui emerge che l’Abruzzo è al primo posto della classifica nazionale per aumento di giovani negli ultimi dieci anni impegnati in agricoltura (+16 per cento).
Le aziende premiate dall Coldiretti per i loro progetti Green
La Carta d’Api, per incartare i salumi
Nasce in Calabria la prima “Ape pack”, una “carta d’api” fatta con lino e cera d’api per avvolgere i salumi del pregiato Suino Nero. Un packaging totalmente green che sostituisce la plastica e il sottovuoto garantendo un’ottima conservazione dei salumi anche fuori dal frigo e per lunghi periodi di tempo, oltre ad essere lavabile, riutilizzabile ed ecologico.
Glassa di Primitivo
La sostenibilità è la parola d’ordine anche della prima glassa di vino Primitivo che in Puglia viene prodotta andando a recuperare una parte marginale del grappolo, i racemi, che fino ad oggi non conosceva destinazione e che viene ora separata dai semi, lavorata fino a diventare una pasta e poi trasformata in una vera e propria delizia.
Tonica made in Italy 100% e cocktails tricolore
Arriva dal Trentino la prima acqua tonica agricola 100% italiana, ottenuta artigianalmente grazie a una sapiente miscela di luppolo, genziana e ginepro che ne fanno un ingrediente formidabile per cocktail a provenienza garantita ma anche una bevanda dissetante da gustare “liscia”.
Dalle terre confiscate alla produzione di bioplastiche da cardo
E in Campania nelle terre confiscate alla Camorra è nata una filiera per la produzione di bioplastiche sfruttando la pianta del cardo che viene trasformata in posate green biodegradabili, in teli per proteggere le piante e in altri oggetti, mentre con gli scarti della lavorazione si fanno dei pannelli per far nascere i pregiati funghi cardoncelli.
Recupero di antiche varietà e di rituali perduti nel tempo
In Molise c’è chi ha recuperato un’antica varietà di fagioli “della levatrice”, o fagiolo della fertilità che si donava anticamente alle donne che desideravano diventare madri ma che negli ultimi anni era quasi estinto prima di tornare sulle tavole grazie all’impegno dei giovani agricoltori.
L’orto intelligente, AI per coltivare gli ortaggi e l’influencer degli agricoltori
In Val d’Aosta c’è Hortobot, il contadino robot che analizza l’orto prima ancora di essere coltivato, si occupa della semina, poi del trapianto, dell’irrigazione, della frollatura del terreno e del raccolto, aiuta a risparmiare energie e acqua ed è in grado di leggere e decifrare anche improvvise avversità meteo.
E c’è pure l’agrinfluencer veneto capace di creare una community di centinaia di migliaia di agricoltori e allevatori e dare vita a un vero e proprio reality dal nome “Quella pazza fattoria”.
L’agricoltura solidale e inclusiva
Arrivano, invece dalla Sardegna le “bombe di semi” di piante autoctone di terra sarda e ‘su nenniri’, vasi di terra cruda con semi di grano, fatti con l’aiuto di ragazzi disabili per promuovere la cultura della pace e della solidarietà nel rispetto dei diritti umani.
Spazio anche alla solidarietà, con le innovative esperienze di welfare agricolo in Toscana con il coinvolgimento di ragazzi autistici, che sono diventati brigata di cucina al mercato contadino di Campagna Amica, in Lombardia dove l’azienda agricola rappresenta un’occasione dei recupero per detenuti ma anche soggetti con disagi psichici, ex tossicodipendenti e ragazze madri, fino alle Marche dove è nato il Frolla Bus, un furgoncino dove ragazzi disabili sfornano biscotti contadini da vendere nei mercati.
Tra innovazione Green e turismo, prodotti ad alta quota e chilometro zero
Presentata la app agribici che dà la possibilità di fare un vero e proprio tour tra le campagne in Emilia Romagna, al teatro di viti in Friuli Venezia Giulia, dove si arriva per mezzo di un qr code per gustare vino e ascoltare un concerto live di musica classica in mezzo alle vigne.
Dai reflui di un allevamento in Piemonte si ricavano elettricità e biogas per assicurare il riscaldamento del Centro di ricerca sui tumori di Caldiolo (Torino), a c’è anche, come nel Lazio, chi ha risolto il problema della dipendenza energetica rendendo la propria azienda completamente autosufficiente grazie ai pannelli fotovoltaici
Non mancano gli agricoltori eroici, giovani che assicurano la presenza sul territorio a prezzo di mille difficoltà, dalla famiglia umbra che produce latte e yogurt a mille metri d’altezza, chi in Sicilia ha avviato una filiera dello zafferano.
Dall’Abruzzo il vino che fermenta con i frutti Mbriachelli della Maiella
La Bio-cantina Orsogna raccoglie 450 soci produttori biologici al 100%, una superficie pari al 45% dei 1400 ettari di vigneto coltivati è certificata e proprio grazie a questa costanza e ai numerosi produttori che hanno intrapreso questa strada, questo è la comunità biodinamica più grande a livello internazionale, certificata per biodiversità.
Il progetto non poteva non riguardare la regione Abruzzo, che già vanta un approccio biologico e biodinamico particolarmente vivace, con motli produttori che si sono quotati a livelli internazionale e uno stato pedoclimatico indubbiamente interessante, se si vuol volgere lo sguardo al futuro e ai cambiamenti climatici.
I vini biodinamici e quelli naturali qui sono una storia di lunga data e di “alta quota”, data la prossimità della catena appenninica. Il progetto è stato sviluppato in diverse altitudini della Maiella, da frutti selezionati che si attivano come lieviti per la fermentazione di questi vini naturali. Nello specifico qui si utilizzano i frutti ‘mbriachelli’ della Maiella, cresciuti in un ambiente incontaminato, con capacità zuccherine riconosciute e distinguibili.
Cantina Orsogna 1964 ha quindi donato alla Banca del Germoplasma del Parco Nazionale della Maiella i lieviti selezionati nel 2021 sui “frutti mbriachelli” della Maiella, chiamati così perché fermentando producono bevande a bassa gradazione alcolica, utilizzati per la fermentazione dei vini “Vola Volé Maiella National Park”, prodotti bio, vegan certificati e senza aggiunta di solfiti. I lieviti, conservati congelati dalla Banca del Germoplasma, sono liberi e patrimonio di tutti e sono a disposizione di chiunque voglia utilizzarli per le fermentazioni in genere (vino, panificazione e/o produzione di birra).
La Cantina e il Parco sono impegnate nella conservazione della biodiversità degli ecosistemi (in collaborazione con l’Università di Teramo e il laboratorio di microbiologia Dalton) selezionano i lieviti sui frutti della Maiella che rappresenta una importante zona di rifugio e di conservazione della biodiversità non essendo contaminata da fitofarmaci e coltivazioni intensive. Frutti spontanei che in Abruzzo venivano chiamati frutti “mbriachelli” in quanto fermentando producevano bevande di bassa gradazione alcolica. Tanti abruzzesi conoscono la frase “ti sei preso una schorba” che stà ad indicare appunto una ubriacatura leggera legata al consumo di una bevanda poco alcolica.