I 100 migliori vini rossi italiani nella classifica Gentleman 2023

Da quindici anni, la classifica Gentleman seleziona i 100 migliori vini rossi italiani, incrociando i voti delle sei guide enogastronomiche italiane più autorevoli – Gambero Rosso, Veronelli, Bibenda, Vitae, Cernilli e Maroni – censendo ogni anno oltre duemila etichette.

Quest’anno la prima posizione è occupata dal Sassicaia, seguito da Montiano 2019 – Famiglia Cotarella Falesco e Torgiano RUBESCO Vigna Monticchio, che l’anno scorso occupavano rispettivamente la quarta e la sesta posizione. Il Primitivo ES di Gianfranco, che aveva conquistato il primo posto nel 2022, scende al quinto mentre il SuperTuscan Solaia, che era secondo, è scomparso dalla batteria di vini in classifica. 

Si guadagnano la settima posizione ex aequo tre etichette di due cantine differenti: I Sodi di San Niccolò 2018 ( Castellare di Castellina, Toscana), Tignanello 2019 (Marchesi Antinori, Toscana) e il Carignano del Sulcis Superiore Terre Brune 2018 (Cantina Santadi, Sardegna). A condividere la decima posizione sono invece Habemus Etichetta Bianca 2020 (San Giovenale, Lazio) e Primitivo di Manduria Raccontami 2020 – Vespa Vignaioli per Passione (Puglia).

Novità nell’attribuzione dei punteggi

Tra i cambiamenti introdotti, è stata molto discussa la scelta di Gentleman di inserire in classifica solamente vini quotati da tutte e sei le guide. Per ottenere il giudizio finale su ciascun vino è stato sommato il punteggio attribuito dai sei recensori. Tre delle guide citate (Veronelli, Cernilli e Maroni) attribuiscono già voti in centesimi, per le altre che esprimono invece giudizi rappresentati da simboli (bicchieri, grappoli o viti) si sono adottate delle equivalenze. Per Gambero Rosso: Vini dell’anno, 3+=100, 3 bicchieri=97; 2 bicchieri rossi=92,5; 2 bicchieri neri=88; 1 bicchiere nero=82,5. Per Bibenda: Vini dell’anno, 5+=100; 5 grappoli=95; 4=87,5; 3=82; 2=77. Ancora diverso il conteggio per Vitae: qui alle 4 viti è infatti affiancato un punteggio in centesimi, mentre per le categorie inferiori (3 viti e mezzo, 3, 2 e 1 viti) sono stati utilizzati i voti massimi del range indicato dagli stessi autori (3+=90; 3=87; 2=84; 1=79).

I grandi assenti

Oltre al SuperTuscan Solaia, non rientrano nella classifica dei migliori vini 2023 anche altre note etichette come Masseto e Ornellaia. La loro assenza è giustificata dalla scelta di alcuni recensori (nello specifico Maroni e Cernilli) di non inserire vini noti e acclamati, di cui il pubblico dà ormai per scontata l’eccellenza, riservando maggiore spazio a bottiglie inedite e poco conosciute. Gentleman si è adeguato, inserendo solo i vini quotati da tutte le guide. Diversamente avrebbe dovuto considerare uno “zero” come voto mancante, penalizzando il loro piazzamento in classifica, falsando la valutazione. Diversi vini di altro profilo, pur avendo ricevuto voti entusiasti da tutte le altre guide, sono quindi entrati in graduatoria finendo nelle ultime posizioni. Per contro, è aumentato il numero di vini rossi presi in esame dalle sei guide che quest’anno sono stati 2.866, cioè il 15% in più rispetto all’edizione precedente.

Nella classifica “ristretta” spiccano i vini toscani

Per monitorare la percezione del settore vitivinicolo italiano all’estero, Gentleman ha inoltre ideato una versione “ristretta” della classifica, in cui figurano i 20 migliori rossi italiani al mondo. I punteggi, in questo caso, sono stati attribuiti sommando ai rating italiani quelli di quattro grandi recensori internazionali: Wine Spectator, Robert Parker (Wine Advocate), James Suckling e Antonio Galloni (vinous.com).

Tra gli “internazionali” spiccano i toscani, che si aggiudicano 14 referenze su 20. Sul podio 2023, resta saldo il Sassicaia 2019, seguito da Tignanello 2019 e Sodi di Niccolò 2018. In quinta posizione il Rosso Piceno Roggio del Filare 2019 Velenosi (Marche), seguito dal San Leonardo 2017 (Trentino). La Sicilia figura solo in 13esima posizione, con il Mille e Una Notte 2018 di Donnafugata, e il Piemonte solo 14esimo con il Barolo Brunella 2018 di Boroli.

I piemontesi scendono in basso

A proposito del Piemonte, il primo vino in graduatoria si trova solo in 19esima posizione ed è la Barbera d’Asti Alfiera, mentre il Barolo Cannubi 2018 si trova alla posizione 40. Cesare Pillon, che si occupa della redazione della guida affiancato da Emanuele Elli, ha commentato a riguardo: “C’è un vuoto imperdonabile che ha inghiottito dei capolavori enologici. Per distinguersi, infatti, i curatori delle guide cercano di smarcarsi gli uni dagli altri, anche a costo di non esprimere il loro parere su vini che i loro stessi lettori giudicano eccelsi”.

Ricapitolando: le prime dieci posizioni

Di seguito le prime dieci etichette che occupano la classifica:

Bolgheri Sassicaia 2019 – Tenuta San Guido (Toscana) PUNTI: 587,0

Montiano 2019 – Famiglia Cotarella Falesco (Lazio) PUNTI: 584,0

Torgiano Rosso Riserva Rubesco V. Monticchio 2018 – Lungarotti (Umbria) PUNTI: 579,5

Rosso Piceno Sup. Roggio del Filare 2019 – Velenosi (Marche) PUNTI: 579,0

Es Primitivo 2020 – Gianfranco Fino (Puglia) PUNTI: 578,5

Montefalco Sagrantino 25 Anni 2018 – Arnaldo Caprai (Umbria) PUNTI: 576,0

I Sodi di San Niccolò 2018 – Castellare di Castellina (Toscana) PUNTI: 574,0; Tignanello 2019 – Marchesi Antinori (Toscana); Carignano del Sulcis Superiore Terre Brune 2018 – Cantina Santadi (Sardegna)

Bolgheri Superiore Dedicato a Walter 2018 – Poggio al Tesoro (Toscana) PUNTI: 573,5

Montevetrano 2020 – Montevetrano (Campania) PUNTI: 573,0

Habemus Etichetta Bianca 2020 – San Giovenale (Lazio) PUNTI: 572; Primitivo di Manduria Raccontami 2020 – Vespa Vignaioli per Passione (Puglia)

È possibile consultare l’intera classifica sul sito di Gentleman.

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