Umbria: una verde pausa fra tartufi e Sagrantino

I nostri suggerimenti su queste due specialità territoriali e qualche idea per un Natale in Umbria.

Quando si parla di Umbria e la si allaccia all’aspetto enoturistico, vengono in mente prima di tutto due cose: tartufi e Sagrantino.
Due parole chiave che possono muovere l’appassionato alla ricerca di un fine settimana o di una verde pausa dalla serrata quotidianità.

il pregiato tartufo bianco dell'Umbria
il pregiato tartufo bianco dell’Umbria

TARTUFO CHE PASSIONE
Forse non tutti lo sanno, ma l’Umbria vanta una decina di specie diverse di questo pregiato tubero.
Oltre al tartufo bianco (più raro) e al tartufo nero (più comune), esistono altre otto specie diverse, tutte custodite dal bosco umbro. Non si esagera a definirlo “un’immensa tartufaia”.
Compagno in grado di impreziosire le portate a tavola, col suo gusto inconfondibile e la sua personalità decisa.
Come orientarsi tra le varietà? Certo a livello di gusto ciascuna tipologia ha delle peculiarità.
E allora, per iniziare ad orientarsi meglio basta intanto sapere che il tartufo nero è quello più rugoso e ha una spiccata sapidità, mentre il bianco è più aristocratico e ha un tipico profumo acuto. Poi c’è lo Scorzone, versatile e meno pungente, comunque fragrante per arricchire tagliate e paste lunghe della tradizione umbra (vi è venuto in mente l’abbinamento con la salsiccia di Norcia? Anche a noi).

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RE SAGRANTINO Leggi anche, Mister Tannino (ma quel tannino elegante, importante, che dà spessore e di cui non puoi fare a meno). Il Sagrantino in Umbria è un’istituzione, tra Montefalco e Bevagna le colline offrono scorci suggestivi in qualsiasi stagione. Autoctono Docg, le cantine che hanno il pregio di “addomesticarlo” sanno di avere tra le mani un gioiello, che necessita di sapienza, tempo e cura per dare il massimo. Due le tipologie: rosso e passito. Il rosso deve invecchiare per almeno 30 mesi, passandone almeno 12 in botti di legno. Fondamentale tappa per donare ricchezza e arrotondare gli spigoli. Così il Re Sagrantino accompagnerà al meglio gli strepitosi arrosti invernali e natalizi, di cinghiale o cacciagione, ma anche i formaggi stagionati.
La Cantina di riferimento? Arnaldo Caprai.

A SPASSO PER L’UMBRIA… A NATALE
L’umbria è un giacimento enogastronomico, ma avreste voglia di “assaggiare” anche la sana atmosfera natalizia e festiva?
Ecco 3 consigli da seguire per fare il pieno di tradizione e folklore:

1. La via dei Presepi, a Perugia dal 6 dicembre al 6 gennaio 2016
2. L’Albero di Natale più grande del mondo: a Gubbio (Perugia) fino al 10 gennaio 2016
3. Il Presepe sul Lago, molto suggestivo, a Piediluco (Terni), fino al 10 gennaio 2016.

Il centro storico di Gubbio - ph Michele Tortoioli
Il centro storico di Gubbio – ph Michele Tortoioli

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