Enoturismo, tre territori da scoprire e gustare

Tre territori da scoprire e gustare. Un viaggio tra i sapori italiani da Parma a Salerno, passando per Perugia.

L’Italia è una terra ricca di vigneti e di bellezze paesaggistiche, storiche e artistiche. Tanti sono i territori da scoprire e gustare con la loro storia, le loro tradizioni e la loro cucina.

I Colli di Parma

Le colline della provincia di Parma comprese fra il fiume Enza ad est ed il torrente Stirone a ovest sono la culla della viticoltura più tipica ed anticamente nota del parmense. I vini più noti di questa zona sono la Malvasia di Candia aromatica, un vino bianco dal profumo aromatico e dal sapore armonico, e il Lambrusco, vino rosso frizzante o fermo tipico dell’Emilia. I territori con la più alta densità di vigneti sono i comuni di Langhirano, Felino e Sala Baganza. Ed è proprio qui che nascono alcuni tra i salumi più noti e prelibati. Ideali da accompagnare alla Malvasia e al Lambrusco.

Langhirano è la patria del Prosciutto di Parma, uno dei prodotti che rappresentano la qualità del Made in Italy nel mondo. Il prosciutto di Parma è sano e genuino, realizzato senza conservanti o additivi. Sono soltanto due gli elementi che si aggiungono alla coscia di maiale e al sale. Si tratta del tempo e del vento, asciutto e delicato delle colline parmensi. Il clima particolare di questa zona fa sì che la stagionatura avvenga in modo del tutto naturale, dando al prodotto quel gusto dolce tipico del prosciutto di Parma.

Il salame di Felino nasce invece da una combinazione perfetta di elementi naturali e umani. La lavorazione del salame di Felino si tramanda di generazione in generazione da centinaia di anni. Soltanto le mani esperte dei norcini del territorio ne conoscono i segreti, realizzando un salame dal sapore dolce e delicato, realizzato con carna attentamente selezionate.

Queste terre sono ricche anche di storia e di cultura. È qui, infatti, a Torrechiara, che intorno al 1450 Pier Maria Rossi ha fatto costruire un meraviglioso castello per la sua amata Bianca Pellegrini. Un maniero che merita una visita e che racchiude capolavori quali la Camera d’Oro, affrescata da Benedetto Bembo.

In Campania, le colline dal Castel San Lorenzo

La Doc Castel San Lorenzo racchiude il vino rosso, bianco e rosato prodotto sulle colline costiere della provincia di Salerno e in particolare nei comuni di Castel San Lorenzo, Bellosguardo, Felitto e in parte quello dei comuni di Aquara, Castelcivita, Roccadaspide, Magliano Vetere e Ottati

Castel San Lorenzo si trova nel territorio suggestivo del parco nazionale del Cilento e del Vallo di Diano, tra le colline del Calore salernitano e dei Monti Alburni. Si tratta di una terra ricca di boschi che conserva le vestigia delle sue origini longobarde. Ogni anno qui si svolge il Festival dei 7 Vini, dedicato alla Doc e ai tanti piatti tipici locali.

Bellosguardo, come dice il nome stesso del paese, si trova in una stupenda posizione panoramica. Dagli spalti del piccolo borgo medievale è possibile godere del paesaggio della valle del Calore.

Infine, Felitto, arroccato su una rupe nell’entroterra cilentano, è caratterizzato non solo dal centro storico medioevale, ma anche dalle Gole del Calore, scavate dal fiume nel tempo. Insomma, una specie di canyon tra le rocce, ricco di aree attrezzate per attività di vario tipo.

Ovviamente, non può mancare una sosta per gustare un buon bicchiere di Castel San Lorenzo con un buon piatto di pasta o una buon dolce.

Montefalco e le vigne del Sagrantino

Il Sagrantino è il vino simbolo di Montafalco, borgo collinare in provincia di Perugia. Il Montefalco Sagrantino DOCG è un vino realizzato con il 100% di vitigno Sagrantino. E’ un vino dal colore rosso intenso dal sapore armonico che ben si abbina con formaggi stagionati e carni alla griglia. Ne esiste anche una versione passito. Oltre che Montefalco, la zona di produzione di questo vino comprende anche i comuni di  BevagnaGualdo CattaneoCastel Ritaldi e Giano dell’Umbria, sempre in provincia di Perugia.

Montefalco, per la sua posizione panoramica, è chiamato la “ringhiera dell’Umbria”: il borgo domina l’intera valle che da Perugia si distende sino a Spoleto. Ulivi e vigneti di Sagrantino circondano questo pittoresco borgo, ricco di memorie storiche ed artistiche racchiuse tra le sue meravigliose mura medievali e le sue porte di ingresso: Porta Federico II, Porta Sant’Agostino, Porta di Camiano, Porta della Rocca e Porta San Leonardo. Si affaccia sulla vallata sottostante con una visuale mozzafiato sulle città vicine di Spoleto, Trevi, Foligno, Bevagna, Spello e Assisi. Le sue mura conservano preziosissimi tesori d’arte e architettura, nascosti nell’intricato dispiegarsi di vicoli e viottoli. Tipico di questo territorio è anche l’olio

Oltre a Montefalco, meritano una visita anche gli altri territori della zona di produzione del Montefalco Sagrantino.

  • Bevagna: uno dei borghi medievali meglio conservati dell’Umbria con un affascinante centro storico e resti romani
  • Gualdo Cattaneo, il cui territorio è caratterizzato da un sistema di castelli che vanno a formare un vero e proprio museo all’aperto
  • Castel Ritaldi, piccolo borgo che domina un territorio ricco di boschi, uliveti e vigneti, ideali per percorsi a piedi o in bici
  • Giano dell’Umbria, borgo medievale in posizione panoramica arrivato intatto fino a noi

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