Secondo lo Unwto il connubio tra vino e cibo è fondamentale per l’enoturismo

Per l’associazione Unwto, l’Italia sarà  la capitale dell’enoturismo mondiale 2022. Ma è pronta ad accettare la sfida?

Nel 2022 l’Italia sarà la capitale dell’enoturismo mondiale. Lo ha appena decretato il congresso dello Unwto, l’organizzazione delle Nazioni Unite che governa il turismo planetario guidata da Zurab Pololikashvili. Il testimone, passa dalle mani dell’Alentejo in Portogallo a quelle marchiate Unesco di Langhe, Roero e Monferrato sotto la regia di Alessandra Priante direttore Europa dello Unwto.

Per i prossimi mesi l’Italia ha una responsabilità importante e una sfida chiave per la ripartenza. E’ bene che si doti di un piano di sviluppo per il turismo enogastronomico. Molti Paesi del mondo si sono già organizzati su questo fronte mentre l’Italia no e anche se il vino e il cibo sono un assett fondamentale per noi ed è soprattutto, dati diffusi proprio dallo Unwto, sono diventati la prima motivazione per scegliere la meta di un viaggio per i turisti di tutto il pianeta.

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Enoturismo

La cucina italiana resta la più desiderata al mondo.

I menù all’italiana rimangono i più apprezzati sia a livello globale se si esamina l’intera popolazione, sia se si fa riferimento ai ceti elevati. Seguono a noi la cucina cinese, i francesi tengono il passo per la clientela altospendente, mentre per i numeri assoluti vengono insidiati da India e Giappone.

“Noi siamo oggettivamente il più bel Paese del mondo e allora perché a consuntivo siamo solo quinti o sesti? Perché c’è qualcuno che riesce a fare marketing digitale meglio di noi, è lì che dobbiamo puntare e dobbiamo migliorare ma non è difficile”. Sono queste le parole pronunciate dal ministro Massimo Garvaglia che ha chiaramente molto presente la situazione. Il piano di sviluppo del turismo del gusto sarà uno dei pilastri della ripartenza. Un progetto rigoroso che il ministro ha affidato a Roberta Garibaldi, elemento importante nei board della World Food Travel Association e del World Gastronomy institute.

turismo ed enoturismo
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Lo sviluppo e la valorizzazione di tutti i territori.

Servono progetti per innovarsi e arricchire l’offerta ma vanno realizzati con consapevolezza. Lo sviluppo e la promozione e valorizzazione dei territori dell’intera regione deve proprio dalla base del piano di sviluppo. Deve arrivare un cambio di passo sulla qualità e sulla capacità di mettere a disposizione un’offerta sostenibile e green, un’experience, in grado di coinvolgere tutte le fasce di età e di spesa.

E’ necessario costituire dei gruppi di lavoro capaci di coinvolgere i protagonisti del settore, dalle aziende, anche le grandi, ai territori, ma soprattutto alle persone a chi produce cibo e vino e a chi pensa al futuro dell’enogastronomia e dell’enoturismo.

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