Le 5 regole che devi sapere prima di visitare una cantina

Nel percorso che porta alla conoscenza del mondo enoico non mancano alcune regole base da sapere per ottimizzare la nostra esperienza enoturistica.

Allora perché non approfondire alcuni semplici concetti che ci permettono di affrontare il wine-tour in cantina, in maniera più completa e consapevole?

Il vino può davvero diventare una grande passione

Iniziamo dicendo che l’Italia è il Paese che più di tutti dispone di una tale variabilità di climi, territori, tradizioni e storia (solo per citarne alcuni), che conoscere tutto questo in maniera approfondita richiede forte passione, dedizione, tempo e competenze adeguate.

Parlando di enoturismo, argomento della presente rubrica, e del suo stretto legame con il territorio, ci è sufficiente pensare che in Italia ci sono oltre 300 vini con certificazione Doc e 78 con la Docg (per non contare i vini Igt e da tavola). Tante sono quindi le zone di produzione, spesso sovrapposte ed a volte estremamente limitate nella loro estensione e quindi sconosciute ai più.

Come in ogni contesto, anche qui confermiamo che esperti non si nasce ma lo si può diventare. Il modo migliore è sicuramente quello di viaggiare, visitare le cantine, interrogare i produttori sull’andamento stagionale e la loro filosofia aziendale e, non dimentichiamocelo, degustare i vini.

Ecco quindi le 5 regole da seguire prima di visitare una cantina!

1 – È importante sapere dove si sta andando

La visita presso una azienda vitivinicola deve essere un momento di approfondimento e conoscenza.

Se avete stabilito di visitare una regione, e quindi una particolare area di produzione, prima di partire prendetevi un po’ di tempo per studiare la zona, i vini prodotti e le aziende presenti nel territorio. Se avete già stabilito un vostro percorso enoturistico visitate i siti web ed i social delle cantine interessate. Questo vi permetterà di affrontare il vostro eno-viaggio con più consapevolezza e farete sicuramente felici i produttori che vi ospiteranno.

On line potete trovare numerosi siti di riferimento, ed alla fine di questa pagina potete trovare qualche link interessante!

2 – Il comportamento

Non ci sono specifiche regole di comportamento se non quelle dettate dal buon senso. Pensate che state entrando in una cantina privata, che spesso è anche il domicilio del produttore.

Quindi lasciatevi trasportare dall’esperienza del tour in cantina e della degustazione facendo domande ma senza interrompere chi vi sta accompagnando. Le foto in genere sono sempre ben accette, ma è sempre meglio chiedere al personale. Durante la degustazione sentitevi liberi di utilizzare una spittoon (sputacchiera), specialmente se vi vengono serviti più tipologie di vino. Questo vi permetterà di assaggiare di più senza il rischio di subire l’alcool. Prendetevi del tempo per degustare ed affondare il naso nel bicchiere e trovare i descrittori aromatici che lo compongono, nei prossimi punti troverete qualche suggerimento utile per le vostre degustazioni!

I profumi lasciamoli al vino ed evitiamo di indossarne in maniera eccessiva

Infine il cellulare utilizziamolo per postare, fare dirette e foto, ricordandoci di taggare (tag e geotag) la cantina, e lasciare delle belle recensioni quando l’ambiente ci è piaciuto.

3 – Visitare una cantina

In genere nelle cantine più strutturate troverete sempre del personale addetto all’accoglienza, diversamente troverete il titolare. In entrambi i casi avrete l’opportunità di chiedere direttamente al “padrone di casa” maggiori informazioni sulle sue produzioni e sulla sua filosofia.

Dalla passeggiata in vigna alla cantina le temperature possono cambiare molto, quindi è bene avere il giusto abbigliamento e delle scarpe adeguate.

Non c’è un periodo migliore per organizzare un wine-tour ma teniamo in considerazione la fenologia della vite ed i lavori in cantina.

  • La fenologia della vite: Il ciclo vitale della vite inizia appena dopo i lavori di potature con il suggestivo “pianto della vite”, la perdita di linfa dai punti di taglio effettuati con le potature; per passare poi al germogliamento, vegetazione, fioritura e allegagione che comprende tutto il periodo primaverile; L’invaiatura e la maturazione, dall’estate fino alla raccolta; Il riposo invernale, che inizia con i bellissimi colori autunnali delle foglie.
  • I lavori in cantina: Il periodo migliore per vedere come si lavora in cantina è sicuramente la vendemmia. Ogni varietà ha un diverso periodo di maturazione e raccolta che in Italia inizia ad Agosto, nelle zone più calde o con le varietà più precoci, e termina ad Ottobre/Novembre nelle aree più fredde e con le varietà più tardive.

4 – Degustare un vino

La degustazione di un vino inizia con l’osservare il colore, i riflessi, la limpidezza e la sua consistenza. Fate roteare il vino nel bicchiere prendendolo dallo stelo (non dalla coppa) ed osservate come si formano degli archetti (o lacrime) lungo le pareti interne del calice.

Questo fenomeno è spiegato dell’effetto Marangoni ed in generale possiamo dire che vini più alcolici formeranno archetti stretti, alti e sottili e quindi più lacrime, mentre un vino poco alcolico avrà archetti bassi e larghi.

Ora passiamo agli aromi del vino. Questi possono derivare dalla varietà utilizzata, dal processo produttivo o dall’affinamento e si distinguono in:

  • Primari o varietali: Sono quelli che derivano dalla varietà utilizzata
  • Secondari o di fermentazione: Sono quelli che dipendono dal processo fermentativo
  • Terziari o di evoluzione: Sono quelli che derivano dall’affinamento

Nella pratica gradualmente avvicinate il calice al vostro naso ma senza esagerare per non rimanerne assuefatti. Riconoscere i profumi non è un lavoro facile ma si apprende con l’esercizio. Chiedere dei consigli e farsi guidare da chi è più esperto non è sbagliato soprattutto i primi tempi. Esistono tantissimi aromi che potenzialmente potreste riscontrare in un bicchiere di vino e tante categorie che li raggruppano. Queste categorie si possono riassumere così:

  • Fruttati
  • Floreali
  • Speziati
  • Animale
  • Chimico
  • Vegetale
  • Aromatico

È necessario affidarsi alla propria memoria olfattiva per migliorare le nostre performance.

Stesso approccio deve essere impostato per l’assaggio. L’ultima fase della degustazione si chiama “gusto-olfattiva” in quanto dovrete sorseggiare ed annusare il contenuto. Il sorso deve completare e confermare la vostra analisi olfattiva fatta prima, questo vi permette di concentrarvi anche sulle percezioni tattili che avete quando porterete il vino in bocca. I gusti personali sono importanti ma non determinano la qualità del vino, che in genere è invece decantata dalla persona che guida la degustazione.

5- Come ripetere l’esperienza a casa?

Cosa acquistare è una scelta assolutamente personale. Pochi parametri esterni possono influenzarvi ed incidere sulla vostra decisione.

Escludendo il fattore costo finale, occorre tener presente che effettuando un acquisto di una certa quantità di vino, da non consumare subito, è necessario disporre di un luogo idoneo dove stoccare le bottiglie (che dovranno essere poste in orizzontale al fine di mantenere costantemente umido il sughero). Questo luogo dovrà essere costante nella temperatura e nella umidità per evitare di danneggiare il prodotto, ecco perché si raccomanda una cantina o una cantinetta con regolazione termica.

La temperatura è molto importante per il servizio. A seconda della categoria di vino, della sua struttura e del suo corpo si dovranno rispettare le seguenti temperature:

  • Spumanti secchi = 4-6°C
  • Spumanti dolci e vini frizzanti = 6-8°C
  • Bianchi e rosati giovani = 8-10°C
  • Bianchi strutturati ed evoluti, vini passiti e liquorosi bianchi = 10-12°C
  • Rosati strutturati, vini rossi delicati e poco tannici = 12-14°C
  • Rossi media struttura e tannicità, passiti e liquorosi rossi = 14-16°C
  • Rossi evoluti, grande struttura e tannicità = 16-18°C

Un altro aspetto da non sottovalutare è quello dell’abbinamento del vino con il cibo. Alcune regole ci impongono di abbinare i vini per contrasto. Questo significa che:

  • Cibi morbidi, contendenza dolce, con sensazioni di grassezza ed untuosità si abbinano bene a vini freschi, con buona acidità ed effervescenza.
  • La sapidità si abbina a vini morbidi.
  • Cibi succolenti si sposano con vini astringenti
  • Piatti strutturati devono essere affiancati da vini altrettanto strutturati
  • I dessert devono essere abbinati a vini dolci in quanto il dolce tende a coprire tutti gli altri gusti

Tante informazioni sulle regioni vitivinicole potete trovarle nei siti delle associazioni nazionali che si occupano di turismo come il Movimento Turismo del Vino , oppure la Strada del Vino dell’Olio e dei Sapori e la Strada del Vino.

Il turismo legato al mondo del vino è senza dubbio l’argomento che negli ultimi anni ha suscitato maggiore interesse da parte del pubblico di wine lovers ma anche da parte delle cantine che si stanno adoperando per diventare sempre più complete nella loro offerta, dal semplice allestimento delle sale degustazione alla predisposizione di personale tagliato per il ruolo.

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