Champagne: un’innovazione nel turismo del vino

Enoturismo accessibile per tutti: arriva l’idea della casa Champagne De Sousa che adotta il linguaggio dei segni

La casa di Champagne De Sousa, stabilita ad Avize da tre generazioni, lancia un’iniziativa pionieristica: sta creando una serie di video nella lingua dei segni francese, per condividere la sua passione e la sua professione con le persone sorde e con problemi di udito, e rendere così l’enoturismo dello Champagne più inclusivo.

L’idea è venuta a Charlotte de Sousa mentre aspettava suo figlio quasi venti mesi fa. Ha scoperto i baby signs, un linguaggio dei segni per bambini che usa i gesti per illustrare parole comuni e facilita la comunicazione con il bambino prima che parli.

Si è poi spinta fino a immaginare di utilizzare il linguaggio dei segni per la sua attività professionale.

“Dopo tutto, perché gli adulti che comunicano con il linguaggio dei segni non dovrebbero essere anche epicurei – afferma – e perché non dovrebbero usare il linguaggio dei segni per condividere la ‘conoscenza del vino’?”.

Accompagnata dalla società adattata LÉA de Champagne, la cantina De Sousa ha quindi progettato una serie di dieci brevi video tradotti in LSF, che presentano le sue annate, il suo approccio, i suoi metodi e la sua storia.

Ma questo è solo l’inizio: la casa di Champagne vuole organizzare visite in cantina nel linguaggio dei segni a partire dall’estate del 2022.

Per raggiungere questo obiettivo, la sua squadra si sta formando nella lingua dei segni con l’Associazione dei sordi di Reims e Champagne-Ardenne.

Il giovane viticoltore vuole essere pronto ad accogliere i partecipanti al festival Clin d’Oeil, il festival internazionale delle arti del linguaggio dei segni che si terrà a Reims dal 30 giugno al 3 luglio 2022.

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