Enoturismo in Irpinia, tra grandi vini, storia e natura

In Irpinia nascono grandi vini quali il Taurasi, il Greco di Tufo e il Fiano di Avellino. Il che ne fa una metà ideale per gli amanti dell’enoturismo, tra vini, storia e natura.

L’Irpinia, area della provincia di Avellino in Campania, è una terra per sua natura vocata all’enoturismo. Nota ai più, soprattutto per il devastante terremoto che la colpì nel 1980, l’Irpinia è la terra dove si producono tre grandi vini italiani: il Taurasi, il Fiano di Avellino e il Greco di Tufo. Questa zona è da sempre vocata alla viticoltura tra verdi colline, paesaggi stupendi, tradizioni millenarie.

L’Irpinia

L’Irpinia corrisponde sostanzialmente al territorio della provincia di Avellino, nel cuore della Campania. Il nome fa riferimento agli Irpini, la tribù di stirpe sannitica e lingua osca che viveva in questa zona in epoca preromana.

Il territorio è un altopiano segnato da valli e rilievi, tra cui scorrono numerosi corsi d’acqua. La zona, dunque, ha tanto da offrire a livello paesaggistico. Non mancano anche tante specialità tipiche dai vini ai formaggi stagionati in grotta, dai salumi (sopressate, prosciutti) ai sottolio, dalle marmellate al pane cafone, dal torrone alle castagne, dalle cioccolate alle nocciole. Una vacanza in Irpinia può quindi essere fonte di soddisfazione e piacere per gli enoturisti, amanti della buona tavola e del buon bere.

Il Taurasi

Il vino DOCG Taurasi è un rosso da lungo invecchiamento, necessario per equilibrare l’acidità e la ricchezza tannica. Pertanto, presenta un quadro sensoriale contrassegnato da svariate sfumature. Si ottiene dal vitigno Aglianico.

Si producono 2 versioni:

• Taurasi DOCG con un minimo 3 anni di invecchiamento, di cui almeno 12 mesi in botti di legno;

• Taurasi DOCG “riserva” con un minimo 4 anni di invecchiamento, di cui almeno 18 mesi in botti di legno.

La zona di produzione comprende i territori dei comuni di Taurasi, Bonito, Castelfranci, Castelvetere sul Calore, Fontanarosa, Lapio, Luogosano, Mirabella Eclano, Montefalcione, Montemarano, Montemiletto, Paternopoli, Pietradefusi, Sant’Angelo all’Esca, San Mango sul Calore, Torre le Nocelle e Venticano.

Il Fiano di Avellino

Ottenuto da uve del vitigno Fiano, è considerato il più elegante dei vini bianchi del sud. Il suo processo di elaborazione avviene prevalentemente in acciaio, a temperatura controllata, al fine di preservare i profumi floreali e freschi del vitigno; talvolta si fa ricorso all’affinamento in legno per ottenere vini più strutturati e complessi.

Si producono 2 versioni:

• Fiano di Avellino DOCG;

• Fiano di Avellino DOCG “riserva” con un periodo minimo di invecchiamento di 12 mesi.

La zona di produzione comprende i territori dei comuni di Avellino, Lapio, Atripalda, Cesinali, Aiello del Sabato, S. Stefano del Sole, Sorbo Serpico, Salza Irpina, Parolise, S. Potito Ultra, Candida, Manocalzati, Pratola Serra, Montefredane, Grottolella, Capriglia Irpina, S. Angelo a Scala, Summonte, Mercogliano, Forino, Contrada, Monteforte Irpino, Ospedaletto D’Alpinolo, Montefalcione, Santa Lucia di Serino e San Michele di Serino.

Il Greco di Tufo

Il Greco di Tufo è un vino bianco deciso e muscolare che si ottiene dalle uve Greco bianca e Coda di volpe bianca. Si producono 4 versioni:

• Greco di Tufo DOCG;

• Greco di Tufo DOCG “riserva” con un periodo minimo di invecchiamento di 12 mesi;

• Greco di Tufo DOCG “spumante” solo metodo classico, con un periodo minimo di elaborazione pari a 18 mesi;

• Greco di Tufo DOCG “spumante riserva” solo metodo classico, con un periodo minimo di elaborazione pari a 36 mesi.

La zona di produzione comprende i territori dei comuni di Tufo, Altavilla Irpina, Chianche, Montefusco, Prata di Principato Ultra, Petruro Irpino, Santa Paolina e Torrioni.

La città di Avellino

Avellino è il capoluogo della omonima provincia in Campania. È una città di 53.640 abitanti, situata a 348 metri sul livello del mare. Diversi sono i luoghi di interesse storico, artistico e culturale.

  • Carcere Borbonico – Suggestivo complesso architettonico, risalente al XIX secolo e destinato a istituto di pena fino al 1987; oggi ospita al suo interno una parte importante della collezione del Museo Irpino e l’Archivio di Stato
  • Duomo – Cattedrale di grande rilievo architettonico e storico, sita nel cuore del centro storico, dedicata alla Madonna Assunta in Cielo e ai Santi Modestino, Fiorentino e Flaviano; la sua cripta, in stile romanico, è particolarmente suggestiva
  • Torre dell’Orologio – Simbolo della città, è un monumento alto 36 metri in stile barocco che sovrasta il centro storico
  • Museo Irpino – Nato dalla donazione dell’avvocato Giuseppe Zigarelli e principale polo museale della città, è l’emblema storico-archeologico dell’Irpinia
  • Museo Civico di Villa Amendola – Fine costruzione che abbraccia tre secoli di storia (il Settecento, l’Ottocento e il Novecento), tramandando la preziosa testimonianza di un’antica dimora privata e conservando il suo splendidoOrto Botanico
  • Casino del Principe – Realizzato per volontà del Principe Camillo Caracciolo, è un palazzo storico risalente al XVI secolo, all’epoca ideale per la caccia e lo svago

Mercogliano e il Santuario di Montevergine

Mercogliano è un paesino di tipico stampo medievale, ben conservato. All’interno del suo territorio si trova il complesso monastico di Montevergine, monumento nazionale e meta di pellegrinaggi e turismo religioso. La storia del Santuario è legata alla figura di San Guglielmo, fondatore del monastero. I pellegrinaggi a Montevergine sono una tradizione molto sentita in Campania e in tutto il Sud Italia.

Mirabella Eclano

Mirabella Eclano è un borgo di notevole rilevanza culturale per via della sua storia millenaria. Tanti i luoghi meritevoli di una visita.

  • Parco Archeologico di Aeclanum – Antica città dell’età eneolitica, è uno dei centri sanniti più importanti dell’Irpinia, con un’area di circa 18 ettari in cui sono presenti anche tracce di costruzioni risalenti all’età imperiale
  • Chiesa di Santa Maria Maggiore – Ricostruita dopo il terremoto del 1962, si trova in una posizione panoramica ed è testimonianza pressoché millenaria di storia e fede
  • Museo di Arte Sacra – Situato all’interno delle ex Chiese della confraternita del Ss. Rosario e dell’arciconfraternita di San Prisco, custodisce opere e manufatti di diverso genere e periodo, espressione della profonda devozione religiosa della comunità
  • Museo del Carro – Collezione di componenti di paglia intrecciata utilizzate per la costruzione del Carro, che ne ripercorre l’evoluzione storica 
  • Museo dei Misteri in cartapesta – Situato nelle antiche scuderie del convento francescano, custodisce sculture interamente realizzate in cartapesta dall’artista eclanese Antonio Russo
  • Chiesa di San Bernardino – Chiesa costruita in onore del Santo nel 1698 grazie al culto radicato nella comunità eclanese
  • Sito eneolitico di Madonna delle Grazie – Tra i siti archeologici più datati d’Irpinia, la necropoli di Madonna delle Grazie custodisce reperti preziosissimi rinvenuti nel territorio di Mirabella Eclano, con una serie di tombe “a forno” .

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