Donne ed enoturismo: il ruolo centrale nell’hospitality

A guidare il mondo dell’enoturismo italiano sono le donne. Il ruolo femminile tra degustazioni, hospitality e vendita diretta.

Il settore dell’enoturismo in Italia è gestito dalle donne. Nello specificato l’80% fa marketing e comunicazione, il 51% è impegnato nel commerciale mentre il 76% declina il vino nell’ambito turistico. Questi i dati presentati lo scorso 12 luglio a Palazzo Giustiniani in occasione della presentazione del libro “Viaggio nell’Italia del vino Osservatorio Enoturismo: normative, buone pratiche e nuovi trend””.

Il libro è redatto da dal senatore Dario Stefàno e da Donatella Cinelli Colombini. Insieme alle associazioni “Città del vino” e “Le donne del vino”, sulla base dell’indagine appositamente condotta da “Nomisma-Wine Monitor” su 92 Comuni e 150 cantine.

donne nell'hospitality vino
donne nell’hospitality vino

Il ruolo delle donne nell’enoturismo:

“Gli uomini producono e le donne trasformano il vino italiano in euro” ha osservato il responsabile dell’Osservatorio, supportato dai risultati della survey. Se, infatti, la produzione resta per l’86% appannaggio degli uomini, tutte le altre attività sono legate al genere femminile. Le donne rappresentano così la maggioranza degli addetti e dei manager nel marketing e comunicazione (80%) del commerciale (51%) e del turismo (76%).

“A questo si aggiunga che le donne rappresentano la quota principale di consumatori – 55% – e che sono coloro che prenotano maggiormente le visite in cantina” aggiunge la presidente delle Donne del Vino Donatella Cinelli Colombini. “Dare loro valore è, quindi, fare un piacere a tutto il sistema vino e all’economia italiana. Se, infatti, i turisti sono attratti verso l’Italia dall’enogastronomia, sono le donne a mettere loro davanti l’amo di cui hanno bisogno per arrivare fin qua.

donne guidano enoturismo italiano
donne guidano enoturismo italiano

L’indagine condotta da Nomisma-Wine Monitor, nei primi mesi del 2022.

Secondo la recente analisi nella fase post Covid le donne sono aumentate anche fra i visitatori delle cantine. La maggior presenza di enoturisti donne ha determinato persino la nascita di proposte ad hoc che sono concentrate a Sud (58%) e nelle grandi cantine (77%).

Al momento la wine hospitality si concretizza, nel 99% dei casi, nella degustazione a cui si associano la vendita diretta (96%) e la visita guidata degli impianti produttivi (94%). Fra le cantine, c’è una percentuale del 33-40% che offre anche pasti, pernottamenti o altre attività di tipo agrituristico, anche organizzate in soggiorni a tema. Meno del 20% del totale ha cercato di organizzare qualcosa di particolare come un corso di cucina oppure una esperienza di vendemmia.

 

 

 

 

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