La 1° macchina diserbatrice ecologica conquista l’Eima

Giancarlo Spezia riceve i premi ‘Novità Tecniche’ e ‘Premio Blu’.

La macchina piacentina di Tecnovitct è stata la regina di EIMA, la manifestazione internazionale dedicata alla meccanica agricola.

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Si tratta di una macchina diserbatrice, termica ed ecologica, adatta a vigneti e colture arboree, che produce una schiuma calda distribuita in maniera mirata sotto i filari delle viti per fare essiccare, nel rispetto dell’ambiente e senza soluzioni chimiche, le erbe infestanti e i polloni. Un’idea innovativa basata sul concetto che se le fibre vegetali di queste erbe infestanti superano per alcuni secondi una temperatura prossima ai 60°, si assiste alla precipitazione delle proteine all’interno delle stesse con un conseguente disseccamento nell’arco di alcuni giorni. Tutto senza diserbanti chimici, in modo rapido ed efficace, come testimoniato dallo studio del prof. Pessina e del dott. Facchinetti del DiSAA (Ingegneria Agraria) della Università di Milano.

Lo stand dove era esposta la macchina piacentina è stato preso letteralmente d’assalto dai visitatori italiani e stranieri, vista la prima mondiale per un principio di funzionamento originale mai visto sinora. Un secondo esemplare è stato posto al centro del settore Novità Tecniche, a riprova del risalto che la Federazione Nazionale dei Costruttori di Macchine Agricole, organizzatrice del premio, ha voluto dare a questa promettente soluzione.

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‘L’idea dello schiumogeno di origine vegetale – commenta l’ing. Giancarlo Spezia amministratore di Tecnovict –  ha conquistato tutti e già qualche agricoltore pensava di piantare le erbe necessarie per la elaborazione dello schiumogeno. In questo caso l’agricoltura produrrebbe mezzi tecnici per l’agricoltura medesima, in un circolo particolarmente virtuoso’.

La macchina attualmente è allo stato di prototipo e a Pianello si sta lavorando per lo sviluppo del progetto industriale per immetterla sul mercato italiano e internazionale già dal prossimo anno. Nel ritirare il premio l’ing. Giancarlo Spezia ha detto di sentirsi molto orgoglioso: ‘Non solo perché questo ha dato risalto e grande visibilità al nostro progetto, ma soprattutto perché abbiamo risposto nel momento adeguato a un desiderio degli agricoltori di affrancarsi dall’uso dei diserbanti chimici, sempre più nel mirino non solo degli ecologisti ma di tutte le persone attente alla salute pubblica.

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‘Credo – ha aggiunto Spezia – che ognuno di noi abbia il compito di fare qualcosa non solo per se stessi, ma per la società e per il prossimo. Questa macchina rappresenta il mio personale contributo per consegnare alle generazione future un mondo nelle condizioni migliori possibili. Il sogno di un’agricoltura pulita in grado anche di sostituirsi all’industria chimica, non è una chimera e va perseguito con lo sforzo di tutti.

Giancarlo Spezia, laureato in Ingegneria Meccanica al Politecnico di Milano nel 1986, ha proseguito alla Tecnovict di Pianello l’attività che il padre aveva avviato negli anni ’50. E’ stato docente per molti anni di Meccanizzazione Viticola all’Università Cattolica di Piacenza.

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