Isvra, dall’Istat dati parziali e contraddittori

L’Istituto italiano per lo sviluppo rurale e l’agriturismo denuncia delle carenza da parte del centro nazionale di statistica nella diffusione e l’accuratezza dei dati riguardanti il comparto enoico e agricolo

Non solo una deficienza nell’avere dati aggiornati sul mondo del vino, ma, molto spesso, quando questi dati sono presenti, vengono trasmessi in ritardo e sono, tra di loro, contraddittori. Sono queste, secondo Mario Pusceddu, presidente dell’Isvra, l’Istituto italiano per lo sviluppo rurale e l’agriturismo, le pecche che emergono dall’Istat quando studia ed elabora i dati per il comparto agroalimentare.

La consultazione dei dati riguardanti il comparto agricolo e vitivinicolo è possibile attraverso diversi siti, come agri.istat.it, dati.istat.it e seriestoriche.istat.it, e questo, secondo Isvra, genera, in molti casi, una certa confusione negli operatori del settore, che si trovano davanti cifre non aggiornate e che si smentiscono a vicenda. L’Isvra evidenzia alcuni esempi, riferiti a qualche anno fa. Nel 2011, fa notare, per quanto riguarda l’estensione della superficie vitata, sul sito dati.istat viene riportata la cifra di 675.818 ettari, su agri.istat 644.489 ettari, su seriestoriche.istat 694.000 ettari.

Questa difformità, presente anche per i dati del turismo del vino, è, secondo Pusceddu, molto dannosa per chi opera nel settore. Infatti è sulla base dei dati statici che gli operatori pianificano le future scelte economiche, che però rischiano di non essere così accurate se si dispone di informazioni incomplete o contraddittorie.

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