Intervista al General Manager di Arconvert Spa: leader nel settore del packaging del vino

Come la scelta di materiali più adatti può dare valore aggiunto alla bottiglia di vino e al packaging stesso.

Intervista all’Ing. Carlo Codermazzi, General Manager Arconvert Spa, del gruppo Fedrigoni, una delle aziende01_Ing di riferimento per carte e materiali performanti e di pregio per il packaging, anche del vino.

Quali sono i punti forti di Arconvert Spa?
“Ritengo che tradizione ed innovazione siano due punti focali per descrivere le caratteristiche più importanti di Arconvert. Tradizione perché siamo stati tra i primi a credere in questo mercato e a sviluppare delle soluzioni tecniche ed estetiche per adattare alla perfezione i materiali autoadesivi alla crescente richiesta del mercato enologico. Innovazione perché si è continuato ad investire una parte cospicua delle nostre risorse per alimentare con costanza questo processo di arricchimento della nostra gamma dei prodotti, in termini di performances tecniche e di scelta di materiali sempre nuovi”.

In che modo Arconvert può dare un supporto a etichettifici e designer delle etichette?
“La scelta del materiale più adatto – si sa – è spesso difficile perché l’etichetta autoadesiva nasconde non poche insidie nella sua applicazione finale. Condensa, ghiaccio, acqua, curvatura della bottiglia, ma anche progetti grafici che richiedono inchiostri o rese di stampa particolari possono trasformarsi in “etichette da incubo” senza un’adeguata assistenza da parte di chi il materiale lo produce. Ecco perché Arconvert si mette a disposizione fornendo supporto tecnico pre e post vendita a chi l’etichetta la progetta, a chi la stampa, ma anche allo stesso produttore di vino per soddisfare al meglio le esigenze di tutti i protagonisti della filiera”.

In che modo il design dell’etichetta e la scelta di materiali di pregio può dare valore aggiunto alla bottiglia e al packaging più in generale?
“Le statistiche di vendita non mentono: ormai è un dato di fatto che il packaging aiuta molto le vendite specialmente se, oltre ad attrarre l’attenzione, mantiene la promessa della corrispondenza qualitativa tra involucro e contenuto. Se fino a qualche anno fa il prodotto poteva prescindere dal packaging, oggi è chiaro a tutti quanto il vestito della bottiglia sia importante per conferire al vino quel valore aggiunto che determina la scelta del consumatore davanti a uno scaffale carico di bottiglie concorrenti. Sfruttando la preziosità dei frontali prodotti dalla capogruppo Fedrigoni, Arconvert sdogana il concetto di prodotto coordinato offrendo una spettacolare selezione di texture e colori che eleva il packaging di lusso alla categoria di arte”.

C’è un vostro prodotto in particolare che le piacerebbe fosse messo in evidenza (o più di uno)? Perché? Che caratteristiche ha?
“Secondo IRI, quest’anno la vendita di bollicine in Italia è cresciuta il doppio rispetto al vino fermo, perciò perché non parlare dei nostri prodotti UWS? L’ampia gamma Ultra Wet Strength by Manter rappresenta lo stato dell’arte della tecnologia autoadesiva per vestire le bottiglie che devono far fronte alla prova del secchiello. Il trattamento barrierante messo a punto dal settore Ricerca e Sviluppo di Arconvert previene la formazione di grinze e riduce l’assorbimento d’acqua sulla superficie della carta, che quindi resiste parecchie ore in immersione senza spappolarsi”.

Che importanza ha per la vostra azienda il settore sviluppo e ricerca?
“L’innovazione costante della nostra gamma prodotti, come abbiamo detto all’inizio, è uno dei pilastri del successo di Arconvert! Per quanto riguarda specificatamente il settore delle etichette per l’enologia il lavoro viene svolto in sinergia con le altre realtà del Gruppo Fedrigoni, a partire dallo sviluppo di nuovi materiali per i frontali fatto all’interno delle nostre cartiere del Gruppo fino alla ricerca di nuovi adesivi o al miglioramento degli esistenti fatto in collaborazione con Arconvert S.A. Questa sinergia permette di ottenere materiali autoadesivi unici e in tempi più brevi rispetto agli altri player presenti sul mercato. Punto fondamentale per il successo della ricerca e sviluppo di nuovi prodotti e per il miglioramento di quelli esistenti è la trasversalità del coinvolgimento di diverse funzioni aziendali, a partire dalla parte commerciale, per passare al marketing, al laboratorio, agli acquisti e alla produzione: solo coinvolgendo tutta la filiera fin dalla progettazione del prodotto si possono ottenere i risultati migliori. Proprio per questo risulta difficile dire quante siano le persone o le risorse coinvolte in questo tema in quanto è un processo che coinvolge la maggior parte delle funzioni aziendali”.

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