Il Vino Chianti protagonista di Netflix

Il Vino Chianti nella terza stagione delle serie statunitense “Stranger Things”

Il Vino Chianti approda su Netflix, in una delle serie tv di maggiore successo, “Stranger Things”. “Penso che berremo anche una bottiglia di vino rosso..com’è il vostro ‘Cianti’?”. “Il nostro Chianti è molto buono, mediamente corposo, con un accenno di ciliegia”. Con queste battute tra il protagonista della serie Netflix e il metre del ristorante si racchiude la forza del brand Chianti a livello internazionale. Il Vino Italiano diventa protagonista di questa scena all’interno della seconda puntata della terza stagione, appena uscita nella piattaforma Netflix. Stagione particolarmente attesa dai Millennialse non solo che si sono appassionati alla serie statunitense di fantascienza ideata da Matt e Ross Duffer e prodotta da Camp Hero Productions e 21 Laps Entertainment per Netflix. 

La notorietà del Vino Chianti è confermata da altri film del passato che lo hanno visto protagonista. Dal film con James Bond  “Dalla Russia con amore” (1963) alla scena de “Il silenzio degli innocenti” in cui il dottor Hannibal Lecter racconta: “Uno che faceva un censimento una volta cercò di interrogarmi. Mi mangiai il suo fegato, con un bel piatto di fave, ed un buon Chianti…”.

“Nell’immaginario collettivo, nella mente dei più famosi registi, nello storytelling di Hollywood, nei desideri dei consumatori di tutto il mondo, il Chianti è sinonimo di vino rosso d’eccellenza. Questo non è frutto del caso – commenta il Presidente del Consorzio Vino Chianti Giovanni Busi – ma il risultato di un lavoro lungo e meticoloso di comunicazione del prodotto, del territorio, delle aziende, del marchio. La citazione nella serie di culto per i giovanissimi conferma ancora una volta che il Chianti è ormai un ‘sovrabrand’ rispetto ai già blasonatissimi Made in Italy e Made in Tuscany. Ed è di grande importanza il fatto che Stranger Things sia statunitense, rivolta ad un pubblico di giovanissimi e diffusa attraverso un canale totalmente digitale: questo ci apre le porte di mercati nuovi e dalle enormi potenzialità, moltiplicando i nostri possibili spazi di business”.

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