Il credito nel settore vinicolo: multicanalità e personalizzazione

I numeri del settore vinicolo e l’importanza della gestione del credito di fornitura verso i canali di vendita più a rischio. 

Il 2021 è iniziato con una situazione economica ancora instabile e il sistema di chiusura a zone ancora purtroppo operativo. Ma quali sono gli impatti della crisi per il mercato vinicolo italiano?  

L’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor, presentato a fine anno scorso, illustra una panoramica dettagliata della situazione delle aziende vinicole italiane. Il panel coinvolto nell’indagine (165 cantine) rappresenta ricavi per circa 4 miliardi di euro. Solo 1 cantina su 10 ha fatto registrare un aumento del fatturato nel 2020, mentre 7 su 10 dichiarano di avere subito perdite rispetto all’anno precedente. 

GLI IMPATTI PER I DIVERSI CANALI DI VENDITA 

produttori di vino possiedono diversi canali di vendita e distribuzione che hanno permesso una diversificazione del rischio. Il canale con l’impatto maggiore è sicuramente l’HoReCa che ha subito un calo per il 91% delle imprese vinicole. Al secondo posto il commercio al dettaglio specializzato, in calo per il 75% delle imprese. Anche l’export ha registrato una forte riduzione nelle vendite (per il 63%). Tra i settori trainanti la GDO, sempre operativa, ha sopperito al calo di bar e i ristoranti con un aumento per il 51% e una stabilità per il 32% delle imprese. Il secondo canale trainante è l’e-commerce che ha visto un aumento per l’80% delle cantine. 

IL RISCHIO DI CREDITO E GLI INSOLUTI DURANTE LA RIPRESA 

Se è vero che il 2021 sarà l’anno della ripartenza, d’altra parte la spinta commerciale porterà fisiologicamente un aumento del rischio di credito. La gestione delle forniture e l’organizzazione del recupero crediti, svolgeranno un ruolo fondamentale per il settore, con una parola d’ordine: personalizzazione. Il portafoglio clienti delle aziende vinicole è infatti spesso molto frammentato e differenziato con centinaia di clienti di diverse tipologie.  

One è specializzata da anni nel settore vinicolo e collabora con le principali cantine italiane, personalizzando l’attività stragiudiziale e giudiziale a seconda delle caratteristiche dei Partner e dei singoli crediti. Nel settore statisticamente ben il 99% delle pratiche si concludono in fase stragiudiziale mentre solo l’1% passa alla giudiziale. Questo aspetto è sicuramente legato al valore medio dei ticket che si aggira intorno ai € 1150,00. Altra criticità del settore è l’anzianità media degli affidi che si attesta a 332 giorni (288 giorni per le pratiche recuperate). L’anzianità incide fortemente sulle performance di recupero, con la percentuale di importi recuperati che raddoppia (rispetto alla media) per i crediti affidati sotto i 180 giorni rispetto a quelli più anziani. 

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