GDO: vince il “Bianco, biologico, in formato da 75 cl”

I risultati dell’indagine di Vinitaly sul mercato della GDO mettono in risalto i successi e le criticità del settore

“L’indagine sugli acquisti di vino nella grande distribuzione che Vinitaly commissiona ormai da 10 conferma una tendenza che si può riassumere in una maggiore consapevolezza della qualità e soprattutto del giusto rapporto qualità/prezzo da parte del consumatore medio quando deve scegliere”. E’ questo il commento di Giovanni Mantovani, Direttore generale di Veronafiere, che con lo studio sul mercato della Gdo rende palpabili le tendenze di mercato e gli scenari futuri.

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Nonostante la crisi economica, gli italiani – che bevono sempre meno – si sono orientati sulle bottiglie Doc ed hanno iniziato ad apprezzare il vino biologico – dimostrando propensione alla qualità – ma si sono spostati anche su formati meno costosi come quello del vino da tavola ed il vino con la marca del distributore. I vini bianchi crescono più dei rossi ed i frizzanti vanno meglio dei fermi; spumante italiano e prosecco sono sempre più acquistati.

Un mercato da 1,5 miliardi di euro. La grande distribuzione ha venduto, nel 2013, 517 milioni di litri di vino confezionato per un valore di 1 miliardo e mezzo di euro, con una sensibile flessione in volume del 6,5% rispetto all’anno precedente, certamente condizionata dal sensibile aumento dei prezzi: + 10,2% al litro, tanto che le vendite in valore fanno segnare un + 3,1%.

Il formato più venduto, e quello in calo. Il formato più venduto nel 2013 rimane quello delle bottiglie da 75cl a denominazione d’origine (Doc, Docg e Igt) che nel 2013 ha fatto registrare un volume di oltre 213 milioni di litri per un valore di quasi 1 miliardo di euro. Questo formato ha subito nel 2013 una flessione del 3,2%, calo sensibile ma pur sempre minore del – 3,5% del 2012, risultato più apprezzabile se si considera l’aumento di prezzo del 5,6% in un anno che ha portato il prezzo medio della bottiglia a 4,5 euro. Il formato che presenta invece un drastico calo è quello del vino in brik, le cui vendite scendono nel 2013 del 9,4%, influenzate da un aumento di prezzo del 20,5%.

Cresce il biologico. Sul fronte della ricerca della qualità da parte dei consumatori, va segnalata la crescita del 4% in volume delle vendite di vini biologici nei supermercati, con 1 milione di litri venduti per un valore di 5 milioni di euro.

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Il futuro è “bag in box”. Da sottolineare infine le vendite del vino “bag in box”, cioè di quelle confezioni da 3 litri di vino conservato senza ossigeno spillabile dal rubinetto: nel 2013 sono stati venduti 9 milioni di litri per 15 milioni di euro. Nonostante una flessione del 3,1% in volume nel 2013, diversi esperti ritengono che il futuro di questo formato potrebbe essere roseo per la sua evidente praticità.

Le denominazioni vincenti. I vini più venduti in assoluto sono: Chianti, Lambrusco, Vermentino, Barbera, Bonarda, Montepulciano d’Abruzzo, Nero d’Avola, Muller Thurgau, Morellino, Dolcetto. Tra i vini emergenti, cioè quelli con il maggiore tasso di crescita troviamo il sorprendente exploit del Pignoletto e del Cannonau.

La ricerca completa dell’IRI verrà presentata al tradizionale convegno su vino e grande distribuzione organizzato da Vinitaly il 7 aprile.

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