Federvini, vendemmia buona nonostante il maltempo

Per Federvini il 2018 ci darà una buona resa in termini di qualità e quantità, anche se il maltempo ha tenuto i produttori con il fiato sospeso

È tempo di analisi di fine vendemmia, in Italia, e anche Federvini, guidata da Sandro Boscaini, rilancia le sue prime impressioni, che parlano di un “bilancio positivo, nonostante il maltempo ed un andamento climatico che ha tenuto sulle spine i produttori per tutta l’annata agraria, fino alle ultime battute”.

Sulle quantità stimate, la Federazione si attiene, per ora al dato che il Ministero delle Politiche Agricole ha comunicato alla Commissione Ue, che parla di 49,5 milioni di ettolitri, in netta crescita sul 2017. Con un andamento diverso, però, Regione per Regione.

In Piemonte la vendemmia è cominciata con un anticipo medio di qualche giorno rispetto al 2017: è accertato un aumento della produzione, stimata in poco meno di 3 milioni di ettolitri; dal punto di vista qualitativo registrati livelli buoni/ottimi con alcune punte di eccellenza.

In Lombardia le condizioni climatiche generali hanno assicurato una buona annata con una produzione pari a 1,2 milioni di ettolitri; in particolare, per i vitigni bianchi o più precoci si assiste ad un abbassamento dell’acidità; interessante lo sviluppo delle varietà a bacca rossa come i Merlot.
In Trentino-Alto Adige il quadro è decisamente positivo, con una raccolta pari a 1,2 milioni di ettolitri. In tutta la regione la maggior parte delle uve è stata raccolta tra il 10 settembre e i primi di ottobre con la chiusura dedicata alle uve Cabernet. Qualitativamente ci si aspetta un’ottima annata.
In Veneto, anche grazie a temperature ottimali, esistono i presupposti per ottenere vini di qualità con punte di eccellenza, soprattutto per le varietà a bacca bianca. Una qualità superiore mediamente rispetto al 2017 e anche da un punto di vista quantitativo ci si attesta su un +17%.

In Friuli Venezia Giulia la stagione è iniziata con un lieve ritardo ed è proseguita senza problemi fino alla fioritura. Questo scenario ha assicurato un risultato molto buono da un punto di vista qualitativo e quantitativo con 1,7 milioni di ettolitri.

In Emilia-Romagna la crescita complessiva è superiore alla media con una buona/ottima qualità delle uve, con regolari parametri enologici e concentrazioni zuccherine adeguate La produzione raggiunge i 7,7 milioni di ettolitri In Emilia i conferimenti delle uve Pignoletto, Malvasia e Ancellotta sono iniziati a settembre, mentre per i Lambruschi si è attesa l’ultima decade; in Romagna Albane e Cagnina all’inizio di settembre e, alla fine del mese, Trebbiano e Sangiovese.

In Toscana le prime analisi delle uve hanno evidenziato una maturazione fenolica nella norma, iniziando nella seconda metà di agosto con cultivar precoci. Ai primi di settembre sono giunte subito a maturazione le uve a bacca rossa, e dalla seconda metà del mese si è passati a Vernaccia, Vermentino e infine al Sangiovese. La produzione si attesta su 2,2 milioni di ettolitri.

Nelle Marche la maturazione è arrivata con un anticipo di 7/10 giorni. Si è partiti ad agosto con Pinot Nero, poi Chardonnay e Pecorino nell’ultima decade. Ai primi di settembre ci sono stati i conferimenti di Verdicchio e Passerina, per proseguire a metà mese con il Sangiovese. Ha chiuso il Montepulciano a fine settembre. Nel complesso si è registrata una produzione pari a 813.000 ettolitri.

L’Abruzzo ha avuto una produzione più equilibrata rispetto al 2017 con 3,3 milioni di ettolitri. La raccolta delle varietà precoci come lo Chardonnay è cominciata il 20 agosto nella zona costiera, mentre nella fascia collinare si è partiti i primi di settembre. Per le varietà a bacca rossa (Sangiovese e Montepulciano) si è iniziato nell’ultima settimana di settembre.

Nel Lazio la produzione si è attestata su 897.000 ettolitri. Purtroppo, i violenti temporali di agosto hanno provocato, in alcune aree, importanti danni ai i vigneti. La vendemmia è cominciata comunque regolarmente dopo Ferragosto, prima con le varietà internazionali precoci a bacca bianca e poi le uve bianche autoctone e i primi Merlot.

Anche in Umbria la stagione è stata caratterizzata prevalentemente dalle piogge. La vendemmia delle uve per le basi spumante è iniziata intorno al 20 agosto, il Grechetto e i Trebbiani invece verso la metà di settembre. La produzione si attesta sui 339.000 ettolitri.

Nonostante il clima primaverile alquanto “ballerino”, in Campania i tempi di raccolta sono stati nella norma, partendo dai vitigni a bacca bianca nel Cilento a fine agosto. Nell’agro Aversano si è proseguito a settembre con Asprinio e Fiano. Nell’Avellinese, tra settembre ed ottobre, è stata la volta di Fiano di Avellino e Greco di Tufo. I Campi Flegrei sono stati caratterizzati ad ottobre per il Piedirosso, mentre l’Aglianico ha chiuso a fine ottobre. La produzione ha raggiunto i 711.000 ettolitri.

Anche in Puglia le prime uve ad essere vendemmiate sono state le uve base spumante ad inizio agosto; si è poi proseguito con le uve bianche autoctone. In diversi areali, il vento di Scirocco ha causato la formazione di rugiada sulle foglie di vite, provocando la formazione di malattie fungine. Una situazione non semplice per la raccolta di Primitivo e Negramaro. La Puglia raggiunge i 9,1 milioni di ettolitri.

In Sicilia si riscontra una situazione differenziata tra parte occidentale – molto colpita da piogge e maltempo – e orientale, dove la qualità delle uve risulta ottimale, partendo dalle basi spumante raccolte a fine luglio per proseguire a metà agosto con Nero D’Avola, Syrah, Merlot e Grillo e terminare a fine mese con Catarratto, Inzolia e Grecanico. La produzione si attesta sui 4,3 milioni di ettolitri.

La Sardegna, infine, ha dovuto fronteggiare in alcuni degli attacchi di peronospora. In generale, però il raccolto è stato buono, iniziando il 10 agosto con le uve base spumante per continuare con Vermentino e Torbato. Nell’ultima decade di settembre è stata la volta di Cannonau e Carignano, per chiudersi con le uve per vini da dessert Malvasia e Nasco. Quest’anno la produzione è pari a 395.000 ettolitri.

Related Posts

Ultimi Articoli