Pioggia di polemiche sulla collaborazione tra Expo 2015 e Eataly

Due padiglioni, 20 cucine che Farinetti dovrebbe riempire scegliendo personalmente i ristoratori provenienti da tutto il Belpaese.

Con Expo 2015 ormai alle porte, non sembrano placarsi le polemiche sugli appalti.

E’ di pochi giorni fa la notizia- divulgata da Il Fatto Quotidiano- che vede al centro delle polemiche l’ affidamento diretto a Eataly dell’incarico di gestione di due padiglioni da 4000 metri.

Giuseppe Sala
Giuseppe Sala

Farinetti– nelle parole di Giuseppe Sala, amministratore delegato Expo 2015- farà il “grande oste”, che sceglierà i ristoratori in totale autonomia, rispettando la biodiversità italiana e dando spazio a tutte le regioni.

In pratica a Farinetti vengono concesse 20 cucine da mettere a disposizione di ristoratori da lui scelti che lasceranno ad Eataly il 30% degli incassi.

Un potere enorme, che ha sollevato immediatamente un polverone di polemiche.

Aspra la polemica di Piero Sassone, Presidente di Icif (Italian Culinary Institute for Foreigners) che ha immediatamente denunciato l’accaduto a Raffaele Cantone, Presidente dell’Autorità nazionale anti- corruzione, il quale, a suo tempo, ha preso tempo per verificare gli atti e per studiare i documenti.

Nel frattempo, due deputati di Sel hanno presentato un’ interrogazione parlamentare al ministro Martina.

E Farinetti non ci sta. Così, affidandosi ai microfoni di Radio Capital, il patron di Eataly afferma: “Se continuano le polemiche di gente che non fa

Oscar Farinetti
Oscar Farinetti

e che ha un sacco di tempo da perdere per criticare chi fa, noi ci ritiriamo senza problemi… Per quanto ci riguarda, abbiamo ottenuto un affidamento diretto e anche questo è un tipo di gara. Expo cercava un food retailer in grado di fornire una narrazione sulla biodiversità e credo che nessun altro avrebbe potuto farlo meglio di Eataly, una catena conosciuta e apprezzata in tutto il mondo. È come se la Rai avesse dovuto fare una gara per affidare il racconto in tv dei Dieci Comandamenti: solo Benigni poteva farlo. Immaginate se l’Expo fosse dedicata all’ auto e volesse creare un padiglione sui veicoli italiani in Formula 1: lo darebbe alla Ferrari o farebbe una gara?”

Farinetti vede “gente che cerca il marcio ovunque, che vuole un’Italia piena di malizie e di dubbi, che gode nel vedere il nostro Paese sprofondare nella palude della disperazione. Sono gli stessi che non vogliono l’Expo, non vogliono le riforme e fanno il solito giochetto di abbinarmi a Renzi per avere più visibilità…”.

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