Dal 7 all’8 maggio torna a Roma Amarone in Capitale

Dal 7 all’8 maggio torna a Roma “Amarone in Capitale”, l’evento promosso dal Consorzio Vini Valpolicella. Questa seconda edizione sarà ospitata all’interno dell’Hotel Hassler, in cima ai circa 135 gradini che un tempo furono l’emblema della “Hollywood sul Tevere”.

Secondo Christian Marchesini, presidente del Consorzio Vini Valpolicella “Roma è tra le principali destinazioni italiane dei nostri vini di punta, e in particolare dell’Amarone che, oltre a rappresentare un fil rouge tra Verona e la capitale, riflette la passione consolidata dei romani per il grande rosso veneto”.

Il programma di domenica: aperitivo al tramonto e tasting

L’evento si apre domenica con un tasting aperto a professionisti e operatori del mondo Ho.Re.Ca. ma anche ad appassionati, ospitato dalle 18 alle 22.30 allo Spazio Imàgo dell’Hassler, dedicato ai due vini iconici Amarone e Valpolicella Superiore.

A partire dalle 19, sulla terrazza panoramica Penthouse Suite al settimo piano dell’Hotel, si terrà un aperitivo al tramonto a base di Valpolicella Doc e musica. È invece riservata alla stampa la cena ‘a quattro mani’ nella sala Capre del cinque stelle romano con gli chef Mattia Bianchi, una stella Michelin del ristorante Amistà del Byblos Art Hotel di Corrubbio-San Pietro in Cariano, nel cuore della Valpolicella, e Marcello Romano, executive delle proposte gastronomiche del salone Eva dell’Hassler, chiamati a interpretare piatti e prodotti tipici delle due rispettive cucine attraverso due ingredienti d’eccezione: l’Amarone e il Valpolicella.

La locandina della seconda edizione di Amarone in Capitale

È invece riservata alla stampa e su invito la cena a quattro mani nella sala Capre del cinque stelle romano con Mattia Bianchi, una stella Michelin del ristorante Amistà del Byblos Art Hotel di Corrubbio-San Pietro in Cariano, nel cuore della Valpolicella, e Marcello Romano, executive delle proposte gastronomiche del salone Eva dell’Hassler. Gli chef sono stati chiamati a interpretare piatti e prodotti tipici delle due rispettive cucine attraverso due ingredienti d’eccezione: l’Amarone e il Valpolicella.

Il programma di lunedì: walk around e degustazioni guidate

Lunedì 8 maggio sono previsti tre walk around presso lo Spazio Imàgo: dalle 11.30 alle 13.30, dalle 14.00 alle 16.00, dalle 16.30 alle 18.30). A seguire, due degustazioni guidate dal giornalista Alessandro Brizi “Valpolicella Ripasso Doc, il lato umano del terroir” (Sala Sistina dalle 11.30 alle 12.30) e “Il racconto dell’Amarone della Valpolicella attraverso le sue vallate” (Sala Sistina, 14.30-15.30).

Gli eventi di Amarone in Capitale firmati dal Consorzio Vini Valpolicella sono aperti al pubblico e gratuiti (ad eccezione della cena su invito) previa registrazione e fino ad esaurimento posti.

I numeri dell’Amarone

Il 2022, nonostante un calo di volumi, ha visto crescere i valori per le vendite di Amarone in Italia e nel mondo. È quanto emerge dall’indagine realizzata per il Consorzio tutela vini Valpolicella da Nomisma Wine Monitor e rilasciata in occasione di Amarone Opera Prima, il re della Valpolicella fissa la propria ultima performance con una contrazione in volume del 7,2%.

Gli Stati Uniti restano il mercato estero di riferimento, superando gli altri due top buyer (Canada e Svizzera).

Questo a fronte di un valore in crescita del 4%, a circa 360 milioni di euro franco cantina. Il mercato interno – che incide circa il 40% sulle vendite totali – va meglio rispetto all’export. Si registrano numeri in positivo sia i volumi (+1,5%) che i valori (7,4%) per la piazza italiana.

Consumatori italiani e Amarone: un rapporto privilegiato

L’indagine sul posizionamento dei vini della Valpolicella tra i consumatori italiani, realizzata da Wine Monitor su un campione di mille persone, ha mostrato come il 54% degli italiani negli ultimi 2/3 anni abbia consumato i prodotti della denominazione veronese, e il 43% lo ha fatto anche nei ristoranti. Tra questi, il 26% si dichiara consumatore abituale (2-3 volte a settimana). È invece del 29% la quota di italiani – in prevalenza maschi, millennial, dirigenti/imprenditori – che ha bevuto Amarone fuori casa con una spesa media dichiarata di circa 40 euro, un prezzo che per 7 su 10 è ritenuto corretto. Un rapporto, quello tra clienti e Amarone, considerato “privilegiato” nel 51% dei casi e da consumarsi in particolare nelle occasioni speciali o formali (28%).

In definitiva, agli italiani piace l’Amarone, tanto che il 29% lo consuma al ristorante. Oltre la metà del fatturato complessivo del re della Valpolicella (circa 300 milioni di euro) arriva dal settore Ho.Re.Ca., che lo scorso anno grazie alle riaperture e alla ripresa del turismo, ha dato una spinta decisiva per il prodotto enologico, a fronte di un calo delle vendite nella grande distribuzione.

Sempre secondo l’indagine realizzata da Nomisma Wine Monitor per il Consorzio tutela vini Valpolicella e diffusa oggi in apertura di Amarone Opera Prima – il fatturato della ristorazione nei primi 9 mesi del 2022 ha registrato una crescita tendenziale del 47%.

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