Enoturismo e rilancio, una ricerca rivela il ruolo centrale dei Consorzi

Sarà presentata a Gavi, in occasione del premio “La Buona Italia“, la ricerca condotta dall’Università Bocconi dal titolo “Enoturismo: il Vino e il Territorio” che ha messo ancora più in evidenza lo stretto rapporto che lega i Consorzi di tutela al successo dell’enoturismo. Un tema importante, che risulta ancora più attuale oggi, con l’emergenza Coronavirus che spinge gli italiani a ripensare al proprio modo di vivere le vacanze, portando molti a scegliere mete che permettano di evitare assembramenti e vivere in contatto con la natura.

Nella short list del Premio, promosso dal Consorzio di Tutela Gavi, sono stati inseriti 20 Consorzi: alla fine, solo uno riceverà il Primo Premio, mentre due saranno le Menzioni Speciali.  “Dal campione di Consorzi finora intervistato, l’80% dedica spazi alla comunicazione del proprio territorio e vede nell’enoturismo un’opportunità importante per il comparto vitivinicolo in cui i Consorzi devono giocare un ruolo significativo – spiega Magda Antonioli, direttrice della Laurea Specialistica ACME (Economics and Management in Arts, Culture, Media and Entertainment) della Bocconi, responsabile della ricerca – ma c’è ancora da lavorare per incidere significativamente, attraverso azioni integrate on- e e off-line, sull’offerta enoturistica dei territori”.

“La competitività enoturistica delle aziende vinicole è frutto anche del gioco di squadra tra denominazioni e territorio – commenta Roberto Ghio, presidente del Consorzio Tutela del Gavi – i Consorzi di tutela contribuiscono a creare e rafforzare la peculiare ‘reputazione’ del comprensorio, rappresentata da un insieme di elementi quali natura, vino, personaggi, storia, tradizioni, innovazione”

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