
ENOsoftware: come gestire con agilità frutti della vendemmia

La soluzione informatica semplice e completa per la gestione delle aziende vinicole: numeri e case history
E’ tempo di vendemmia, è tempo di vinificazione: la cantina diventa cuore di un’attività intensa, che proseguirà nei mesi: il programma gestionale ENOsoftware – sviluppato da Metline, società di IT di Nova Systems Industria – è il miglior alleato per tenere sott’occhio tutte le operazioni, dalla contabilità alle movimentazioni e lavorazioni, imbottigliamento, vendita e telematizzazione dei registri e DAA, con la possibilità di personalizzare i servizi informatici sulla base delle specifiche necessità del cliente. Significativi i numeri: negli ultimi 12 mesi sono state oltre 200.000 le operazioni telematiche trasmesse al SIAN senza errori; nello stesso arco di tempo, 803.000 ettolitri di vino sono stati movimentati all’interno delle aziende gestite con ENOsoftware, con un controllo sempre aggiornato delle giacenze.
E a questi dati si accompagna la soddisfazione dei clienti: “La necessità di essere precursori, di intuire le evoluzioni del mercato – afferma Tinazzi srl – e di dotarsi di strumenti di lavoro che rispondano alla dinamicità della cantina è un nostro obiettivo. Dal punto di vista informatico, molte alternative ci sono state proposte: la nostra scelta ha sempre confermato sia ENOsoftware in quanto piattaforma completa, sia lo staff Metline, sempre presente, competente e flessibile. L’assistenza è un altro loro punto di forza, unito a gentilezza e puntualità negli interventi. Possiamo definire il rapporto di collaborazione con Metline come un matrimonio che si è consolidato nel tempo, grazie anche ad un obiettivo di crescita comune”.
Le Cantine M13 portano un esempio concreto di funzionalità: “Abbiamo verificato che, grazie all’utilizzo di un sistema informatico rispondente alle norme vigenti come ENOsoftware, siamo in grado di assolvere agilmente alle procedure e agli accertamenti richiesti per legge. In un controllo Asl, durante il quale bisognava documentare la tracciabilità dei lotti, partendo dal vino sfuso caricato al vino imbottigliato e viceversa, siamo stati in grado di produrre tutta la documentazione necessaria e in breve tempo, evitando eventuali sanzioni e senza fermare il lavoro in cantina”.