Donne del vino e accesso al credito: il convegno a Siena

Si parla ancora di Gender Gap? Quanto pesa il ruolo femminile nelle aziende vitivinicole? E il rapporto con le banche? A queste e altre domande ha cercato di rispondere il convegno organizzato in occasione di Wine&Siena

 

Si è svolto venerdì 31 gennaio presso la sede della Banca Monte dei Paschi di Siena a Rocca Salimbeni il convegno L’impresa femminile nel settore e l’acceso al credito, durante il quale sono state presentate due interessanti ricerche svolte proprio in quest’ambito dall’Università di Siena. L’evento ha aperto la tre giorni di Wine&Siena, la cui inaugurazione si è svolta nel pomeriggio e ha visto la presenza prima di Maurizio Bai, responsabile della Direzione Rete di Banca Monte dei Paschi di Siena, Helmuth Köcher, presidente Gourmet’s International e The WineHunter e Stefano Bernardini, presidente Confcommercio Siena, che hanno portato i loro saluti.

Durante la tavola rotonda sono intervenuti Donatella Cinelli Colombini, presidente Associazione Donne del Vino, Lorenzo Zanni, docente all’Università degli Studi di Siena, Roberto Di Pietra e Giacomo Landi dell’Università degli Studi di Siena, con “Leggere il vino: un’analisi tra le aziende della Provincia di Siena”, Donatella Prampolini, vicepresidente nazionale Confcommercio, con “Istantanea nazionale dell’imprenditoria femminile”, Massimo Guasconi, presidente della Camera di Commercio Arezzo Siena, con “Il sistema imprenditoriale al femminile in provincia di Siena. Focus sul settore vitivinicolo”, Lilly Ferro Fazio, imprenditrice e donna del vino che ha parlato di “Case history dai numeri alla realtà”, Marisa Nigro del Settore autorità di gestione FEASR Regione Toscana che ha illustrato “Gli strumenti Finanziari nel PSR 2014-2020 della Toscana” e Fabiano Fossali, responsabile della Direzione Mercati e Prodotti di Banca Monte dei Paschi Di Siena con“Non solo credito alle eccellenze del nostro paese”.

IL GENDER GAP. La prima ricerca, condotta dal professor Lorenzo Zanni e dalla dottoressa Elena Casprini dell’Università di Siena, ha voluto analizzare l’accesso al credito prendendo come campione le socie dell’associazione Donne del Vino. I dati hanno dimostrato che ben il 97% di queste ha ottenuto, quando richiesto, il credito, testimoniando quindi che, almeno in teoria, non esiste gender gap. I risultati vanno, infatti, in controtendenza con le sensazioni che emergono dal mondo del vino al femminile:  le donne dichiarano una certa difficoltà a gestire le relazioni con il mondo del credito, come ha sottolineato anche Lilly Ferro Fazio durante il suo intervento. Interessanti anche altri dati che sono emersi dalla ricerca, come, ad esempio, il fatto che negli anni siano cresciute le richieste che hanno come obiettivo la sostenibilità, o che le donne imprenditrici tendano ad avere “un atteggiamento ‘prudente’ con un livello di leva finanziaria non troppo elevato.” come spiega l’autore della ricerca Lorenzo Zanni. “Si ricorre quasi unicamente al credito bancario, le altre forme di finanziamento sono appena il 7% e in genere si bilancia la richiesta di credito a banche locali e nazionali con livelli di finanziamento non troppo diversi”.

IL PROFILO DI SUCCESSO. La ricerca traccia anche un profilo della donna manager di successo nel settore vitivinicolo. L’imprenditrice che sa competere sui mercati e che riscuote la fiducia degli istituti bancari, secondo la ricerca, ha un’alta scolarizzazione, un’età media di 42 anni, esperienza consolidata in azienda, propensione agli investimenti su beni materiali e tecnici, più competenze di marketing che finanziarie. Il 53,5% delle “Donne del Vino” intervistate è coinvolto nella proprietà dell’azienda, il 12,8% nel top management e il 12,8% come responsabile di funzione aziendale. Il 52,3% delle intervistate ha almeno una laurea diprimo livello e il 90,7% un’esperienza professionale precedente in un settore diverso.

LA RICERCA SULLE AZIENDE SENESI. La seconda ricerca, condotta da Roberto Di Pietra, direttore del dipartimento di Studi Aziendali e Giuridici dell’Università di Siena, con il ricercatore Giacomo Landi traccia un quadro della situazione di 20 imprese vitivinicole del senese. Prendendo in esame i bilanci degli ultimi 4 anni con un fatturato complessivo che, nel periodo, sale di oltre 50 milioni la ricerca ha rivelato una crescita nei quattro anni si attesta a circa l’8,5%, ma, nell’ultimo biennio solo del 5,4%. “E’ un dato che ha più interpretazioni – spiega Roberto Di Pietra – non è detto che significhi una perdita di competitività rispetto ai concorrenti. Le aziende prese in esame sono tutte con produzioni di alta qualità, ben conosciute e quindi con mercati consolidati e ormai maturi, forse senza grandi margini di crescita”.

“Da sempre lottiamo contro il Gender Gap” afferma Donatella Cinelli Colombini “Nel 2017 la differenza si sentiva soprattutto nell’accesso al credito: anche per questo è stato interessante condurre questa ricerca. Ora le cose stanno lentamente cambiando… sembra di intravedere la luce in fondo al tunnel, almeno nel nostro settore. Le Donne del vino, infatti, sono un campione privilegiato perché a capo di aziende che, secondo un’indagine effettuata 3 anni fa, risultavano internazionalizzate, diversificate, orientate sul BIO e sui vini di alta qualità. Con il tempo stiamo diventando più coscienti dei nostri mezzi, è importante. Le donne sono multitasking, riescono a fare più cose contemporaneamente e soprattutto sono brave nella comunicazione e nel marketing. I risultati ci sono e si fanno sentire.”

Commento positivo anche da parte di Helmuth Kocher patron di Merano Wine Festival e di Wine&Siena: “E’ un segno positivo importante e di grande incoraggiamento per tutte le imprese al femminile. Questo è il messaggio che arriva da Siena e che spero venga accolto con ottimismo e anche con voglia di protagonismo da parte delle donne italiane. C’è bisogno di loro e non solo nel nostro mondo vincolo”.

 

 

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