Dazi USA, il vino italiano tira un sospiro di sollievo; almeno per ora…

Sospiro di sollievo per il vino italiano: la lista dei dazi americani sulle merci europee lascia pressoché invariata la situazione per il nostro Paese. Ma la guerra tra Boeing e Airbus non è finita e Trump potrebbe ancora cambiare idea…

 

Le novità che vengono dagli Stati Uniti confortano, per ora, il mondo del vino italiano. Gli USA, infatti, hanno deciso di mantenere pressoché inalterata la lista dei prodotti soggetti a dazi del 25% stilata lo scorso ottobre: niente aumento, dunque, per Parmigiano, liquori e aperitivi made in Italy, mentre resta ancora fuori l’intero settore vinicolo – è andata peggio a Spagna, Francia e Germania, dove sono stati confermati i dazi al 25% per i vini fermi. Il nostro Paese può, dunque, tirare un sospiro di sollievo, almeno momentaneamente, perché la disputa tra Boeing e l’europea Airbus continua e la possibilità che, nei prossimi mesi, gli USA decidano di rivedere ancora la lista dei dazi sui prodotti europei rimane alta.

Soddisfazione da parte del presidente del Consorzio Vino Chianti, Giovanni Busi: “Possiamo tirare un sospiro di sollievo dopo mesi di apprensione. Siamo grati al governo americano e alle nostre istituzioni per il gioco di squadra che ha permesso di escludere l’Italia dai Paesi colpiti dai dazi. Il mercato americano resta per noi punto di riferimento e asset fondamentale per il nostro export.”

Positivo anche il commento del Ministro Bellanova che, in una nota, afferma: “Il lavoro fatto in questi mesi ha dato i suoi frutti. L’agroalimentare italiano non compare nella lista dell’Ustr americana appena pubblicata dei prodotti soggetti a dazi. Abbiamo scongiurato il rischio che le nostre eccellenze subissero danni irreparabili”

“Dopo i liquori ‘Made in Italy’, colpiti dai dazi dal 18 ottobre 2019, anche i vini esportati negli Stati Uniti potevano da oggi rischiare pesanti rincari.” sottolinea Micaela Pallini, Presidente del Gruppo Spiriti di Federvini; “le trattative serrate tra il presidente della Commissione EU Ursula von der Leyen e l’amministrazione Trump hanno per il momento scongiurato il pericolo. Fino al prossimo carosello. Nell’occhio del ciclone rimangono sempre i nostri aperitivi e liquori”.

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