Crescono le esportazioni di spumante verso la Gran Bretagna

Nonostante i turbamenti causati dai negoziati per la Brexit, le esportazioni di spumante verso la Gran Bretagna hanno fatto segnare un aumento del 12% nei primi sette mesi del 2017.

Proprio in questi giorni il governo inglese, presieduto dalla premier Theresa May, ha presentato un emendamento che impegna formalmente la Gran Bretagna ad uscire dall’Unione Europea, indicando data e ora: il 29 marzo 2019 alle 23.00, ora del Meridiano di Greenwich.

Ma, malgrado la complessa e non ancora ben definita situazione internazionale che la Brexit sta causando, il comparto agroalimentare Made in Italy non sembra risentirne. Basti pensare che nel Regno Unito si stappa quasi 1 bottiglia di spumante italiano esportata su tre, con una chiara preferenza per il Prosecco, che è diventato il vino preferito dagli inglesi, superando in preferenze e consumo anche lo Champagne.

Secondo i dati Istat, elaborati dalla Coldiretti, nei primi sette mesi del 2017, nonostante l’ombra d’incertezza e d’inquietudine stagliata sui mercati dalla Brexit, si è verificato un aumento generale delle esportazioni agroalimentari made in Italy verso la Gran Bretagna. In questo contesto le spedizioni di spumante italiano hanno registrato un aumento del 12%, dopo che già nel 2016 avevano raggiunto il massimo storico di 366 milioni di euro.

Il tutto a dimostrazione di come, Brexit o non Brexit, il Regno Unito rimanga il quarto partner dell’Italia nell’agroalimentare con le esportazioni che hanno raggiunto 3,2 miliardi di valore tra bevande e alimenti nel solo 2016.

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