Consorzio Valpolicella, lotta alla contraffazione on-line

Il Consorzio di tutela dei vini della Valpolicella e l’ ICQRF hanno firmato un protocollo per combattere le contraffazione anche nell’e-commerce

Sotto protezione i vini della Valpolicella, l’”Amarone Docg” e il “Valpolicella Doc”, il “Valpolicella Ripasso Doc” e il “Recioto della Valpolicella Docg”. Una forma di tutela più severa, anche online con una nuova task force anticontraffazione. È stato siglato a Sant’Ambrogio di Valpolicella (VR), il protocollo di cooperazione tra l’Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e della Repressione Frodi dei Prodotti Agroalimentari del Ministero delle Politiche agricole (ICQRF) e il Consorzio tutela vini Valpolicella.

L’intesa, firmata da Stefano Vaccari, Capo dipartimento ICQRF e Andrea Sartori, presidente del Consorzio della più importante Dop di vino rosso del Veneto e a livello nazionale, prevede azioni di contrasto per ostacolare le vendite sui canali e-commerce, fino al sequestro, di prodotti evocanti e usurpanti i nomi “Amarone”, “Valpolicella”, “Valpolicella Ripasso” e “Recioto della Valpolicella” in Stati Uniti, Regno Unito, Canada, Irlanda, Danimarca e negli altri Paesi scandinavi a regime di monopolio , ossia i principali mercati di destinazione delle top denominazioni veronesi. L’attività di tutela, secondo quanto previsto dal documento, sarà effettuata anche in collaborazione con altri organi di controllo internazionali abilitati al sequestro dei prodotti illeciti.

L’accordo di cooperazione firmato oggi rafforza ulteriormente la collaborazione già in atto tra ICQRF e il Consorzio sul fronte della tutela delle denominazioni della Valpolicella, con le due inserzioni top – Amarone e Valpolicella – tra le più imitate e falsificate sui mercati esteri”.
Questo il commento di Andrea Sartori, presidente del consorzio tutela Vini Valpolicella.

“Complessivamente – ha affermato Sartori – dal 2015 ad oggi, sono 25 le azioni di tutela dei marchi Dop promosse dal Consorzio, a cui si aggiungono 14 azioni attualmente in corso. Un impegno che ora si estende ai canali e-commerce, dove l’Amarone è il vino più venduto nella fascia ultra premium e luxury, seguito dal Valpolicella Ripasso e dal Valpolicella.

Per Stefano Vaccari, Capo dipartimento ICQRF, “l’accordo consente di rafforzare l’azione di tutela dei nomi Valpolicella, Amarone, Recioto e Ripasso sui mercati Americani e Anglosassoni, dove i prodotti sono diffusi e apprezzati. In particolare, sulle due denominazioni “Amarone” e “Valpolicella”, ICQRF ha già attivato nell’ultimo biennio ben 85 operazioni di tutela sul web e fuori dei confini nazionali, con risultati importanti. Nelle ultime settimane abbiamo monitorato centinaia di siti web canadesi, USA, britannici e irlandesi e, insieme al Consorzio, attiveremo nei prossimi giorni una massiccia azione di tutela su quei siti per rimuovere le inserzioni usurpanti i nomi Amarone e Valpolicella”.

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