Salute e trattamenti: il Consorzio del Conegliano Valdobbiadene Prosecco risponde via Social

“L’Analisi ecologica del protocollo Docg prosecco 2018 diffonde informazioni prive di riscontro oggettivo”.

I Social sono ormai una cassa di risonanza per ogni tipo di notizia, con il risvolto della replica diretta degli interessati o meno. E’ apparso il 20 luglio 2018 sulla pagina Facebook del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore la risposta all’ ”Analisi ecologica del protocollo Docg prosecco 2018″, uno studio i cui dati gettano un’ombra sulla salubrità della zona dovuta alla diffusione massiccia dei vigneti e dei conseguenti trattamenti:

“E’ stato pubblicato nel sito internet di ‘European Consumers‘ un documento intitolato “Analisi ecologica del protocollo DOCG prosecco 2018”, che sarebbe stata condotta da Pietro Massimiliano Bianco e Pietro Tiberti. A mezzo della pubblicazione vengono diffuse informazioni prive di qualsiasi riscontro oggettivo. Lo studio vorrebbe infatti sostenere che la popolazione residente in Veneto si ammalerebbe di patologie oncologiche di più rispetto a quella residente in altre Regioni d’Italia a causa dell’incremento della superficie destinata alla produzione del Prosecco, fonte di ‘degrado ambientale e delle salute pubblica’.

Le conclusioni cui giunge lo studio sono tuttavia ingiustificabili considerato che:

l’affermazione per cui “Nell’area del Prosecco Docg Conegliano Valdobbiadene negli anni 70 si coltivavano 1300 ettari ora diventati più di 7000” è contraddetta documentalmente dal Censimento Agricolo 1970 della Provincia di Treviso: i dati dimostrano che nel 1970 gli ettari coltivati a vite nei 15 comuni della Docg erano circa 6.655 e, cioè, una dimensione sostanzialmente comparabile con l’attuale;

– sostenere che i tumori siano nel Veneto ‘la seconda causa di morte dopo le patologie cardiovascolari’ è pleonasticamente banale…”

Il post prosegue rispondendo punto per punto alle accuse. Ovviamente le repliche non sono mancate e tra gli utenti c’è chi difende la prestiogiosa economia e produzione della zona, e chi rincara la dose con parole di sfiducia:

“Con la salute non si scherza, ma della coltivazione del Prosecco a Conegliano e Valdobbiadene ne risentono moltissimo a Verona, Rovigo e Caorle; viaggiatori giunti dal Lido di Venezia e dall’isola di Sant’Erasmo affermano che gli abitanti delle due isole sono intenzionati a denunciare il Consorzio di Tutela per problemi di salute”.

Una polemica importante che muove gli animi proprio mentre la stessa zona si sta ‘giocando le sue carte’ per essere inserita tra i patrimoni Unesco.

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