Con Assoenologi si parla di Ricerca internazionale, aspetti salutistici, culturali e artistici del vino

Fra gli interventi più significativi quello di Attilio Scienza.

Si è concluso da pochissimo il 71esimo Congresso Nazionale di Assoenologi ma gli stimoli emersi sono quanto mai vibranti.

bayer-rimini-2011-attilio-scienzaA Verona si è infatti parlato di Ricerca internazionale, aspetti salutistici, culturali e artistici del vino, dall’autosufficienza energetica della cantina alla complessità aromatica del vino,  da come è cambiata la figura dell’enologo a come cambierà la viticoltura in futuro in base al mutamento climatico.

Fra gli interventi più significativi quello di Attilio Scienza sulla “sostenibilità”, tema oggi molto di moda soprattutto fra i consumatori che però non sempre sanno cosa tale termine comporti. A mettere in rilievo la contraddizione è stato proprio Scienza: “Oggi tutti vogliono vini sempre più sostenibili e vigne più sane ma questo è possibile solo con la ricerca scientifica e quella genetica, di cui, però, paradossalmente, la gente ha paura”.

Scienza parla addirittura di un cambiamento epocale, un cambiamento pari a quello che la viticoltura si trovò ad affrontare con l’arrivo della fillossera. “Qui però non si tratta più solo di integrare le conoscenze del passato, ma di guardare a cose nuove, come il miglioramento genetico per combattere fenomeni come il cambiamento climatico e per la lotta alle malattie”.

Scienza sottolinea anche il valore della comunicazione nel superare quella che lui definisce una “paura antropologica” nei confronti della genetica stessa: “Dobbiamo spiegare ai consumatori, ma anche ai produttori, che è una grande prospettiva, e non un pericolo o una speculazione”.

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