Coldiretti: stime per la vendemmia 2019

Italia primo produttore mondiale davanti alla Francia e alla Spagna

Nonostante le previsioni per la prossima vendemmia attestano il 16% in meno rispetto all’anno scorso, con una produzione di 46 milioni di ettolitri di vino, l’Italia si aggiudica il primo posto come produttore mondiale davanti alla Francia dove sono previsti 43,9 milioni di ettolitri e la Spagna ferma a 40 milioni secondo i Ministeri agricoli dei due Paesi.
Se si guardano le singole regioni la produzione aumenta solo in Toscana (+10%), è stabile in Valle d’Aosta e Molise mentre cala in Lombardia (-30%), Umbria (-24%), Emilia Romagna e Sicilia (-20%), Friuli Venezia Giulia (-18%), Veneto (-16%), Puglia (-16%), Trentino Alto Adige, Lazio, Piemonte e Marche (-15%) Sardegna (-13%), Abruzzo (-11%), Liguria e Basilicata (-10%), Campania (-6%) e Calabria (-3%).
Attualmente le condizioni delle uve italiane fanno ben sperare per una annata di buona, se non ottima, qualità anche se i dati definitivi sull’andamento della raccolta dipenderanno soprattutto dalle prossime settimane del mese di settembre e da ciò succederà ad ottobre. Solo quando ormai sarà arrivato l’autunno si potranno confermare le previsioni anche sul piano quantitativo: ad oggi infatti solo il 15% delle uve è già in cantina rispetto al 40% dello scorso anno. A condizionare il dato quantitativo sono le anomalie climatiche del 2019, che ha visto susseguire al caldo e alla siccità dei primi mesi primaverili copiose precipitazioni nel mese di maggio, che hanno portato ad un significativo calo termico. Durante l’estate caldissima si sono verificati poi diversi episodi di maltempo.
In Italia si produrranno circa il 70% di vini Docg, Doc e Igt con rispettivamente 332 vini a denominazione di origine controllata (Doc), 73 vini a denominazione di origine controllata e garantita (Docg), e 118 vini a indicazione geografica tipica (Igt) riconosciuti in Italia e il restante 30 per cento per i vini da tavola. Sul territorio nazionale ci sono 567 varietà iscritte al registro viti contro le 278 francesi. Ciò dimostra ancora una volta come l’Italia sia custode di un ricco patrimonio di biodiversità che attraversa tutta la Penisola. Ad aggiudicarsi i primi quattro posti come regioni con maggiore quantità di produzione sono il Veneto con una stima di 11,27 milioni di ettolitri, la Puglia con 8 milioni, l’Emilia Romagna con 7,4 milioni e la Sicilia con 3,76 milioni di ettolitri.

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