Codice Citra e Cotarella, il nuovo binomio del vino

L’importante realtà vitivinicola abruzzese si unisce all’esperienza del rinomato enologo.

Quando si parla di Codice Citra, si parla di 6.000 ettari di superficie vitata, 3.000 soci, 9 cooperative associate, che rendono l’azienda abruzzese il primo produttore della sua regione. “Riteniamo che Riccardo Cotarella possa portare un contributo importante della nostra cooperativa per un’ulteriore evoluzione dell’identità e dell’immagine dei nostri vini” spiega Valentino Di Campli presidente di Codice Citra e del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo.


”Sono molto soddisfatto di questo incarico – dice Cotarella – anche perché è arrivato attraverso un percorso di conoscenza tra le parti come poche altre volte mi era capitato. Penso, a questo proposito, che sia veramente importante anche per il nostro settore vitivinicolo approcciarsi a modelli di selezione delle risorse umane in maniera più professionale, capace di ridurre il rischio di errori dettati dal classico ‘passaparola’. Da tempo fortunatamente sono venuti meno tanti di quei pericolosi pregiudizi sulla cooperazione vitivinicola che non solo è fondamentale sotto il profilo economico per il nostro sistema produttivo, ma è anche quella che da tempo sta investendo maggiormente nella qualificazione della nostra produzione potendo contare su alcuni dei migliori terroir del nostro Paese. E l’Abruzzo con Codice Citra è un perfetto esempio in questa direzione”.
Un binomio che segna la nascita del ‘Codice Citra Wine Team’ composto da Riccardo Cotarella, il suo staff tecnico, Davide Dias (Direttore tecnico), Lino Olivastri (enologo e responsabile R&D), Ludovica Crugnale (enologa) e tutti gli enologi e agronomi delle cantine associate nell’ambito di un progetto basato su 6 punti:
1) analisi approfondita del potenziale vitivinicolo
2) valorizzazione dei ‘cru’ produttivi più interessanti
3) crescita professionale dello staff tecnico aziendale
4) individuazione delle tipologie di vino sulle quali avviare un percorso di upgrade al fine di migliorarne sia il profilo qualitativo che l’immagine
5) costruzione di una relazione più forte e costruttiva con i responsabili tecnici e i soci delle 9 cantine partner
6) costruzione di contenuti tecnici (legati sia al vigneto che ai vini) capaci di aumentare il valore della comunicazione dell’azienda.

[divider]

The new binomial of wine: Codice Citra e Cotarella

The big abruzzese winery joins forces with this famous oenologist.

When we speak about Codice Citra, we are talking about 6.000 hectares, 3.000 members and 9 associated cooperatives which make this abruzzese winery the first producer of the whole region.
“We are sure that Riccardo Cotarella could really help our cooperative to evolve its identity and image of the wines” stands Valentino Di Campli, president of Codice Citra and the Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo.


“I am very satisfied with this duty – says Cotarella – also cause it was decided after a path of crescent knowledge among us which rarely happened to me. At this point, i think that also in the winemaking field it’s very important to select human resources in a way that is more professional and which is also capable of reducing the risk of those mistakes which usually are made with the classical word of mouth. Fortunately, since a lot of time those dangerous prejudices about wine cooperatives have fallen down, and cooperation is not only fundamental for our productive system, but it’s also the thing that is now majorly investing in the improvement of our production and can also count on one of the best terroirs of our country. Abruzzo and its Codice Citra is the best example which is going in that direction”. It’s a binomial which gave birth to the ‘Codice Citra Wine Team’ , which is composed by Riccardo Cotarella, his technical staff , Davide Dias (Technical Director), Lino Olivastri (oenologist and responsable of R&D), Ludovica Crugnale (oenologist) and all the oenologists and agronomists of the associated cellars that follow a project based on six rules:
1) deep analysis of the wine potential
2) promotion of the most interesting productive vineyards.
3) professional growth of the company technical staff
4) finding the right wines for starting an upgrade process to improve both their qualitative profile and image.
5) building a stronger relationship with the technicians and the members of the 9 partner wineries.
6) building technical contents (bonded both to the vineyards and the wines) that could be able to improve the communication skill of the company.

Related Posts

Ultimi Articoli