CEVI e FIVI contrarie all’indicazione degli ingredienti del vino in etichetta

“Sono inutili” second Matilde Poggi.

L’indicazione in etichetta degli ingredienti del vino è fra i temi caldi del settore. A favore si erano espresse varie organizzazioni europee nonché Zaia, Ex Ministro delle Politiche Agricole.

cevi-logo-200-200La Confederazione Europea Vignaoli Indipendenti è invece contraria in quanto alla nuova normativa sulle etichette e in questi giorni ha inviato una lettera al Commissario europeo per la salute e la sicurezza alimentare Vytenis Andriukaitis, per ribadire con forza le ragioni della contrarietà dell’associazione che riunisce i Vignaioli Indipendenti di tutta Europa, tra cui la FIVI. La CEVI ritiene infatti che il settore del vino sia già dotato di una legislazione esaustiva e assai precisa, oltre che rigida che garantisce già la tutela del consumatore.

 “La lista degli ingredienti e i valori nutrizionali nelle etichette del vino sono inutili e portano solo ad un aggravio di costi per i produttori” sono queste le motivazioni espresse da Matilde Poggi, a capo della Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (FIVI) e vicepresidente CEVI.

“Chiediamo l’esenzione dall’obbligo di riportare in etichetta la lista degli ingredienti e i valori nutrizionali perché riteniamo che per il settore del vino, e in particolare per noi piccoli produttori sarebbe un inutile aggravio sia in termini di tempo che economici. Il vino non ha una ricetta, cambia di anno in anno, sulla base della stagione e delle condizioni fitosanitarie dell’uva. Noi produttori dovremmo quindi farci carico di far analizzare il vino ad ogni nuova vendemmia, e cambiare di conseguenza anche l’etichetta”.

 

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