Nelle Langhe, una vendemmia straordinaria ha consacrato un’annata senza pari
Primi giorni del nuovo anno: è lecito guardarsi indietro, rivolgendo lo sguardo a quello appena trascorso. Tra i bilanci enologici del 2016 c’è anche quello della vendemmia: “Una delle più lunghe degli ultimi anni, iniziata a fine agosto e finita attorno al 10 ottobre”, commenta Claudio Cavallo, enotecnico di Cantina Parroco, a Neive vicino Cuneo.
L’annata è di quelle particolari, un po’ speciali, si dirà utilizzando un aggettivo abusato, ma che stavolta rende bene l’idea.
“La primavera non particolarmente calda ha dato un certo ritardo fenologico, poi però è arrivata una lunga estate e abbiamo avuto un settembre di rara bellezza, che ha alternato il fresco notturno a giornate sole pieno e luminoso”, racconta Cavallo. Che prosegue: “Non ci sono state malattie fungine particolarmente aggressive, e nemmeno forti grandinate. Così le nostre uve si sono sono presentate alla vendemmia sane e belle. Il grado zuccherino è andato oltre la media (tra i 21 e i 22 gradi Babo): abbiamo ottenuto mosti con una bassa acidità e una struttura importante. I nostri Barbera e Barbaresco, per esempio, avranno uno sviluppo alcolico ampio che porterà ad una gradazione di 14-14.5° alcol, insieme ad un grande carico di aromi e profumi tipici”.
Piccola storia di una grande annata nelle Langhe. Il Nebbiolo di Cantina Parroco avrà sviluppi di rara eccellenza, conviene tener d’occhio le etichette fin da ora, per assicurarsele al momento giusto, quando anche il tempo avrà fatto il suo corso.
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