Bordeaux, un’altra vittima eccellente del freddo

Colpiti circa il 60-70% dei vigneti. Si stima una perdita della metà delle uve

La gelata tardiva di fine aprile, che ha colpito la Borgogna (e a macchia di leopardo anche l’Italia enoica), ha fatto un’altra vittima illustre: Bordeaux. I vigneti della regione sud-occidentale della Francia potrebbero perdere la metà del loro potenziale produttivo quest’anno, dopo che due notti di gelo hanno danneggiato le piante alla fine di aprile.

Bernard Farges, capo del Sindacato des Vins Bordeaux et Bordeaux Supérieur, ha tracciato un quadro estremamente negativo per il potenziale enoico della regione francese, sottolineando come “per i vini di Bordeaux, stimiamo che l’impatto sarà pesante, una perdita di circa il 50% del raccolto, dipenderà da quante gemme possono ricrescere”. Si calcola infatti che ad essere danneggiati dall’improvviso calo delle temperature sino stati circa il 60-70% dei vigneti, dimezzando di fatto le stime e le aspettative per la vendemmia del prossimo anno. Tuttavia non è stato solo il Bordeaux a fare le spese del maltempo, sono state infatti anche colpite le regioni di Cognac, Bergerac e Lot-et-Garonne, con un danno economico stimabile da 1 a 2 miliardi di euro, con la produzione di vino destinata a diminuire di circa 350 milioni di bottiglie.

Tuttavia è molto difficile restituire un quadro uniforme per una stima più accurata dei danni. Infatti la gelata ha colpito in modo diverso a seconda delle aree specifiche, per alcuni produttori la perdita dovrebbe attestarsi intorno al 15-30% del prodotto, ma ci sono anche quelli che rischiano di perdere l’intera produzione.

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