Benvenuto Brunello

Annata a 4 stelle quella della 2009 appena presentata a Montalcino per Benvenuto Brunello (21-24 febbraio), insieme alla Riserva 2008 e al Rosso 2012

coda x anteprimaFiglia di una vendemmia climaticamente difficile, con problemi di maturazione dei tannini e di un’acidità totale molto bassa, la 2009 ha tirato invece fuori dei vini magri, con una certa eleganza, di pronta beva anche se probabilmente non destinati ad una longevità particolarmente lunga. Ma si sa, è nelle annate complesse che si riconosce la vera bravura del viticoltore nel tirare fuori vini eccellenti, quindi è normale ritrovare negli assaggi una certa eterogeneità qualitativa.

Al di là dei giudizi tecnici, c’è un’altra considerazione sulla quale bisogna riflettere. La 2009 viene dopo lo scandalo di “Brunellopoli”, scoppiato durante il Vinitaly 2009. Ora, che il clima sia il timone delle caratteristiche organolettiche del vino è indubbio, ma sicuramente questa annata può essere vista come l’inizio di un cambio generale di stile, unito anche a un parziale svincolamento dalla dipendenza dal gusto della stampa estera.

Tempo anche di tirare le somme degli ultimi 12 mesi. Il 2013, infatti, è stato un anno importante per il territorio di Montalcino: l’export è cresciuto ulteriormente rispetto all’anno scorso, passato dal 65% del 2012 al 67% nel 2013, con la quota più importante è rappresentata ancora dagli USA. I dati sono rassicuranti anche per il giro d’affari del settore enoturistico a Montalcino, anch’esso in crescita, che ha chiuso il 2013 registrando un +5%, passando dai 29 milioni di euro del 2012 agli oltre 30 milioni nel 2013.brunello1
Successo tradotto anche nell’altissima affluenza che ha contraddistinto le due giornate per gli operatori, soprattutto durante la domenica.

I migliori assaggi:

Tenuta di Sesta. Uno stile che ricorda la Borgogna per eleganza ed essenzialitĂ .
Tenuta le Potazzine. Questa è un’azienda che da sempre certezze, con un vino che gioca sulla finezza e florealità.
Canalicchio di Sopra. Stile un po’ più maturo e muscoloso ma comunque equilibrato e piacevole.
Cupano. Ormai in controtendenza a Montalcino, con l’uso di barrique e, pur non essendo tra le sue annate migliori, Cupano ha uno stile personale e molto tecnico.
Il Marroneto. Gioca sull’eleganza e sul corpo, il risultato lo porta a essere uno dei migliori assaggi.
Le Macioche. Elegantissimo, come nel suo stile.
Le Ragnaie, Vigne Vecchie. Complesso, floreale con delle punte piĂą mature di visciole, un tannino presente ma non aggressivo.
Mocali. Balsamico, speziato, con delle note leggermente agrumate.
Poggio di Sotto. Elegante e austero, con sentori di erbe officinali.
San Lorenzo. Frutto rosso e morbidezza, con un finale lunghissimo.

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