Allerta Ue etichette vino, così cambierebbero i consumi

Si torna a parlare del piano europeo per la saluteEurope’s Beating Cancer Plan – e della proposta della Ue di inserire un’allerta sulle etichette vino – più o meno quello che capita per sigarette e tabacco. Stavolta è Coldiretti a tirare in ballo l’argomento, durante un incontro organizzato insieme a Filiera Italia, Eat Europe e Farm Europe con la collaborazione dei gruppi parlamentari europei PPE, S&D e Renew Europe.

Allerta nelle etichette vino, con decisione Ue addio a 1 bottiglia su 4

Durante l’incontro, sono emersi i dati di un sondaggio promosso dalla stessa Coldiretti sul suo sito web. Il 23% dei partecipanti smetterebbe di bere vino o ne consumerebbe di meno se in etichetta trovasse scritte allarmistiche come quelle apposte sui pacchetti di sigarette. Un dato da non sottovalutare, che si aggiunge alla lista di preoccupazioni del vino italiano, già colpito dalla pandemia e dalla chiusura di bar e ristoranti – che mancano al 41% degli italiani.

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Vino nuoce alla salute? “Consumo moderato parte della nostra cultura”

Le parole del Presidente di Coldiretti Ettore Prandini sono sulla stessa linea di quelle già pronunciate dal Ministro Patuanelli a inizio marzo. “È del tutto improprio assimilare l’eccessivo consumo di superalcolici tipico dei Paesi nordici al consumo moderato e consapevole nostrano. Si tratta di prodotti di qualità e a più bassa gradazione come la birra e il vino. In Italia è diventato l’emblema di uno stile di vita “lento”, attento all’equilibrio psico-fisico che aiuta a stare bene con se stessi. Da contrapporre all’assunzione sregolata di alcol”.

“Le nuove politiche – continua Prandini – rischiano di colpire ingiustamente componenti fondamentali del Made in Italy agroalimentare. L’unico settore che, ricordiamo, è cresciuto all’estero nonostante la pandemia raggiungendo il valor record di 46,1 miliardi nel 2020”.

Piano Ue per la salute, cosa cambia per il mondo del vino

Cosa rischia il mondo del vino? Come avevamo già scritto al momento dell’approvazione dell’Europe’s Beating Cancer Plan, il testo prevede cambiamenti nelle diciture in etichetta. La Commissione “proporrà un’indicazione obbligatoria della lista degli ingredienti e delle indicazioni nutrizionali sulle bevande alcoliche entro la fine del 2022 e degli allarmi salutistici entro la fine del 2023”.

Novità anche in chiave promozione. Per ridurre l’esposizione dei più giovani a pubblicità legate all’alcol, infatti, la Commissione ha le idee chiare. “Monitorare attentamente le disposizioni della direttiva sui servizi di media audiovisivi, sulle comunicazioni commerciali per le bevande alcoliche. Anche sulle piattaforme di condivisione di video online”.

“Il giusto impegno dell’Unione per tutelare la salute dei cittadini non può tradursi in decisioni semplicistiche. Decisioni che rischiano di criminalizzare ingiustamente singoli prodotti indipendentemente dalle quantità consumate- commenta Coldiretti. – L’equilibrio nutrizionale va infatti ricercato tra i diversi cibi consumati nella dieta giornaliera e non certo condannando lo specifico prodotto”. Sulla stessa linea anche altre associazioni del mondo del vino, che negli ultimi due mesi si sono pronunciate a favore di una revisione delle misure.

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